Una festa, il coronamento di un dialogo, un nuovo inizio: la Chiesa Evangelica della Riconciliazione di Caserta riflette sulla storica visita di Papa Francesco.
CASERTA, 28/7/2014 – Gratitudine, soddisfazione e sorpresa sono i sentimenti che emergono a margine della visita di Papa Francesco alla Chiesa Evangelica della Riconciliazione in Caserta.
Gratitudine verso Bergoglio, che superando le complicazioni protocollari della vigilia ha presenziato – con partecipazione – alla celebrazione organizzata lunedì mattina presso la erigenda sede di via Feudo di San Martino, alla presenza della comunità e di una rappresentanza del corpo pastorale della Chiesa della Riconciliazione.
Soddisfazione per la riuscita della giornata di festa, che l’impegno degli addetti occupati da settimane nell’organizzazione – insieme alle forze dell’Ordine che hanno garantito un servizio di sicurezza caratterizzato da efficienza e discrezione – ha permesso di vivere al meglio.
Papa Bergoglio aveva espresso il desiderio di partecipare a una celebrazione evangelica, e siamo stati felici di poterlo accontentare organizzando quello che è diventato un momento storico.
Infine, sorpresa: sorpresa per la storica dichiarazione di papa Francesco, che ha chiesto perdono “come pastore della chiesa cattolica” per le sofferenze causate dalle leggi che per decenni hanno limitato, in Italia, il culto pentecostale.
La giornata di lunedì 28 luglio è stata il coronamento di un percorso, un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza. Di arrivo, per la richiesta di perdono senza precedenti, che chiude un annoso capitolo storico – per usare le parole di Papa Francesco – di ferite, incomprensioni, invidie, dolore. Di partenza, perché questo passo pone le basi per un dialogo tra fratelli, che non è il riconoscimento acritico di tutte le dottrine e le pratiche dell’altro, ma il desiderio di una comunione che si eserciti a partire dal rapporto personale con Cristo, ha sottolineato il pastore Traettino. Nel chiaro rispetto delle diversità e delle specificità di ciascuno.
Crediamo sia sempre più importante, infatti, riconoscersi tra veri credenti in un mondo sempre più pagano e solo formalmente cristiano. Proprio su questo argomento si è sviluppato un dialogo privato tra Papa Francesco e il pastore Traettino, che ha sottolineato a più riprese come ci sia molto lavoro, in tutte le realtà cristiane e in particolare in quelle più consolidate, sul fronte della conversione e della riforma: la conversione come cura e rimedio a chiese di “pagani battezzati”, magari praticanti della domenica, che non hanno mai sperimentato nella loro vita un incontro personale con Cristo; la riforma, costante e profonda (“Ecclesia semper reformanda”), per seguire costantemente le indicazioni della Bibbia e dello Spirito Santo nel tempo in cui viviamo.
Su queste premesse la Chiesa della Riconciliazione intende continuare a sviluppare il suo impegno di dialogo: un impegno in qualche modo diverso dall’ecumenismo classico, che privilegia piuttosto un ecumenismo spirituale che valorizza le relazioni tra persone che hanno vissuto una autentica esperienza di fede. Vogliamo ripartire da qui, tenendoci lontani dalle polemiche e venendo piuttosto incontro ai bisogni di un mondo che ha un urgente bisogno di Dio e di testimoni autentici del Suo Messaggio.
Per contatti/approfondimenti: pastore Franco Bosio – 0823/446149
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