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di Giovanni Traettino
All’inizio era Dio la misura del “valore” dell’uomo.
Ma, perduta la comunione con Lui, è venuta a mancare all’uomo ogni misura reale che non fosse materiale.
In modo particolare il lavoro (la produttività), i soldi e la proprietà (il possesso della terra) sono diventati i criteri fondamentali per misurare il valore dell’uomo e gli strumenti essenziali per la sua realizzazione.
Tutti sembrano pensare così. Non resta altro da fare che organizzarsi sul modo migliore di spartirsi lavoro e denaro, dopo di che saremo felici. L’uomo potrà costruire la sua felicità, in piena autonomia (l’autonomia della politica) e concretezza. Dio non c’entra col governo della terra. Facciamo da noi.
A queste condizioni Dio non può benedire nessuna bandiera, né dare investitura per crociate in Suo favore a nessun partito o sistema.
Separazione dal mondo
Prendiamo dunque coscienza in maniera chiara della necessità di separarci dal mondo anche sul terreno delle ideologie, dei partiti e dei sistemi, perché sono tutti di fatto senza Dio e prevalentemente ispirati e controllati dallo spirito di questo mondo e dal principe di questo secolo.
Come cristiani, salvo che su temi e per situazioni specifiche in cui possiamo fare dei tratti di strada assieme, non possiamo essere alleati permanenti di nessun sistema, partito o ideologia.
La nostra lealtà è a Gesù. Il Corpo di Cristo non può essere di destra, di centro o di sinistra. È impegnato a stabilire il governo e l’autorità di Dio su tutta la terra: “Venga il tuo regno”.
Questo non significa che siamo indifferenti, equidistanti o qualunquisti; ma che confrontiamo tutti con lo Spirito e con i principi del Regno, e proclamiamo la nostra libertà da ogni nuova forma di subdolo condizionamento e di aperta schiavitù. Non ci sentiamo dunque “ispirati” da nessun modello di vita, di comportamento o di società che non sia “nato dall’alto”.
Due sole sono le fonti ed i modelli della nostra etica e della nostra proposta:
- La vita e la predicazione di Gesù.
- La vita e la predicazione della Chiesa neo-testamentaria.
Combattimento spirituale
Ora, c’è un combattimento spirituale in corso. E tutta quest’area di problema (soldi, lavoro, ecc.) è oggetto di interferenze e di astuzie demoniache.
Il Corpo di Cristo, nella misura in cui si apre al battesimo nello Spirito Santo, ne prende sempre meglio coscienza.
II processo di separazione dai valori e dagli atteggiamenti – in una parola, dallo spirito – di questo mondo deve fare i conti, oltre che con i demoni, anche con “fortezze” di carattere spirituale che si sono insediate in modi di fare e di pensare, ansie, sentimenti, paure di cui quasi non ci accorgiamo, ma che costituiscono un ostacolo reale sul cammino della vittoria.
Gli uomini, le nazioni, le strutture e le organizzazioni ne sono tutti toccati e influenzati.
Una volta svelato questo aspetto della realtà, occorre esercitare pienamente l’autorità e la potenza che Dio ci ha date, unite a preghiera e digiuni, al fine di “distruggere le fortezze … i ragionamenti ed ogni altezza che si eleva contro alla conoscenza di Dio, e fare prigioniero ogni pensiero traendolo all’ubbidienza di Cristo” (1 Cor. 10:4-5).
La comunità dei credenti
Solo dove abita lo Spirito Santo Dio è all’opera.
Il Vangelo non ci autorizza a sacralizzare altre opere, “agenzie” e strutture, sia umane che religiose. Dove è lo Spirito Santo lì è la Chiesa.
Quelli che si convertono a Cristo devono entrare a far parte della vita della Chiesa. Prendiamo posizione contro l’edizione moderna dell’eresia gnostica, la quale insegna che non è necessario unirsi alla Chiesa e che basta avere un rapporto spirituale con Cristo. E questo il terreno pratico su cui viene sconfitta la nostra vecchia indipendenza.
Dio non si accontenta di tanti credenti. Egli vuole una comunità (comunione/unità) di credenti. Vuole cioè uomini, trasformati dalla persona e dall’opera dello Spirito Santo, in comunione ed uniti tra loro.
Niente di meno, perché solo in una comunità abitata dallo Spirito Santo è possibile comprendere e praticare il Vangelo, anche nella sua dimensione sociale.
La comunità dei credenti è lo strumento scelto da Dio “affinché nel tempo presente, ai principati ed alle potestà nei luoghi celesti, sia data a conoscere, per mezzo della Chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio”, il vero “valore” dell’uomo ed il Suo progetto di società.