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di David Matthew
Parte VI
Verso il trionfo universale – Secolo XX
Su questo capitolo dobbiamo scrivere “Incompleto”: infatti, mancano ancora 15 anni alla fine dei secolo. Ma le previsioni sono entusiasmanti per tutti coloro che desiderano ardentemente che, in ogni parte del mondo, Gesù sia amato, servito e riconosciuto come Re.
Nel corso del nostro secolo, la Terra è stata rimpicciolita dalla rivoluzione nelle comunicazioni per diventare un “villaggio universale”. Abbiamo visto due guerre mondiali, la prima delle quali è costata, solo in Europa, dieci milioni di vite umane. Gli insegnamenti atei di Darwin, Freud e Marx, diffusi dai nuovi mezzi di comunicazione, hanno esteso la loro triste influenza in ogni continente. II fascismo, il nazismo e il comunismo hanno segnato grandi territori. L’Islam, il buddismo e l’induismo hanno esteso all’Occidente la loro influenza, camuffandosi sotto diverse forme, tra cui lo yoga e la meditazione trascendentale.
Ma, nello stesso tempo, c’è stata una straordinaria crescita internazionale dei Cristianesimo, specie nel Terzo Mondo, e si è visto un nuovo interesse per l’unità mondiale fra i cristiani.
Liberali e freddi
Paradossalmente, buona parte della ricerca dell’unità si è manifestata nel contesto di un liberalismo crescente. Si è diffusa l’idea della “morte di Dio” (slogan coniato da J. J. Altizer). La via a questa dichiarazione era stata preparata dagli scritti del teologo Rudolf Bultmann e di altri, i quali portarono avanti la tendenza distruttiva dei critici del secolo scorso, mettendo in dubbio l’esattezza dei racconti del Vangelo.
Molti credenti, preoccupati, sperarono che il teologo svizzero Karl Barth, il cui commentario sull’epistola ai Romani fu pubblicato nel 1919, avrebbe fermato l’avanzata dello scetticismo. Il suo uso di parole bibliche quali “espiazione”, “peccato originale” e “giustificazione” sembrava promettere molto. Ma tali speranze si mostrarono illusorie, poiché la neo-ortodossia (la scuola di pensiero barthiana) considera la Bibbia come una raccolta di scritti umani soggetti all’errore. Secondo Barth, la Scrittura non è la Parola di Dio, anche se può diventare parola di Dio per il credente.
Nel 1910, si tenne ad Edimburgo una Conferenza Mondiale Missionaria, cui parteciparono mille rappresentanti delle chiese protestanti. La tendenza verso l’unità che ne emerse portò alla formazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Amsterdam 1949), la più importante espressione del movimento ecumenico. Ma il suo ecumenismo è essenzialmente umanistico: cerca cioè di promuovere con mezzi umani (negoziati, per l’unità tra denominazioni, dottrine ridotte ai minimi termini comuni, ecc.) qualcosa che può essere soltanto opera dello Spirito di Dio, organico e non organizzato. Già alcuni fanno propaganda per includervi anche i Mussulmani!
L’esperienza cinese
Ni To-sheng (noto anche come “Watchman Nee”) fu uno dei capi di un movimento estremamente significativo in Cina durante gli anni ’30 e ’40, uno dei diversi fermenti che sfidarono la stanchezza di gran parte del cristianesimo occidentale. Nee, un notevole studioso della Bibbia e predicatore fuori del comune, cercava di ricondurre i suoi seguaci ai modelli neotestamentari della vita della chiesa. Così facendo, si trovava spesso in conflitto con i missionari, che avevano importato in Cina dei modelli tradizionali.
Le assemblee carismatiche che facevano capo a Nee si sparsero per tutta la Cina e fiorirono sotto il suo ministero, che era indubbiamente quello di un apostolo; molte continuarono ancora sotto il regime comunista che prese il potere nel 1947. I numerosi libri di Watchman Nee, per lo più trascritti dai suoi sermoni ed insegnamenti, sono caratterizzati da una freschezza e praticità che hanno portato benedizioni al popolo di Dio in tutto il mondo.
Il Cattolicesimo
La Chiesa Cattolica Romana ha continuato a seguire la propria strada anche durante il nostro secolo. In alcuni paesi ha prosperato – per esempio, negli USA, grazie alla massiccia immigrazione di cattolici europei – ma in altre sue tradizionali roccaforti, quali la Francia, la Spagna, l’Italia e i paesi dell’America Latina, la sua influenza è calata.
Il Concilio Vaticano Secondo (1962-65) decretò che i Protestanti dovessero essere visti, non più come eretici, ma come “fratelli separati”, lasciando intendere che avrebbero dovuto riconciliarsi con Roma. Lo stesso Concilio riconfermò la posizione che la Chiesa Cattolica Romana è la sola vera Chiesa, e riaffermò le dottrine dell’infallibilità papale, dell’uguale autorità della tradizione con la Scrittura, dei poteri del sacerdozio,quelle che riguardano Maria, ecc.
La dottrina dell’assunzione della Vergine Maria, promulgata ufficialmente nel 1950 dal papa Pio XIII, afferma che Maria, nata, per volontà di Dio, senza peccato originale, fu miracolosamente trasportata in cielo, anima e corpo, subito dopo la morte. Così la Chiesa Romana riconfermò la propria decisione di relegare ad un posto di minima importanza nei suoi insegnamenti la testimonianza delle Scritture.
Risveglio pentecostale
Intanto si erano verificati degli sviluppi importanti, e ben più rilevanti di questi per quanto riguarda la realizzazione del disegno di Dio. Si stava riscoprendo la centralità dello Spirito Santo per l’esperienza cristiana.
La fine dell’Ottocento vide nascere dal Secondo Risveglio Evangelico (l’era di Finney e di Moody) diverse chiese che sottolineavano la “santità”. Insegnavano un battesimo nello Spirito come esperienza di santificazione, una nuova presa di coscienza, cioè, dello Spirito Santo. L’esercizio dei doni spirituali (lingue, interpretazione, profezia, ecc.) rimaneva però quasi sconosciuto: la maggior parte dei cristiani evangelici considerava tali doni come superflui dopo la formazione del canone del Nuovo Testamento nel IV secolo d.C.
Nel 1904-5 scoppiò il risveglio nel Galles, di cui l’uomo-chiave fu il minatore Evan Roberts. Uno dei forestieri a coglierne il “sapore” fu W. J. Seymour, leader di una piccola missione in Azusa Street a Los Angeles, negli USAI Egli invitò i suoi fedeli a perseverare nella preghiera, e il 9 aprile del 1906 “scese il fuoco”, dando vita ad un risveglio che continuò per lo spazio di tre anni.
Ciò che distinse questo risveglio dai precedenti fu la frequenza con cui si manifestavano i doni dello Spirito. Ci furono miracoli e guarigioni eclatanti ed anche i credenti più semplici entravano in questa dimensione del soprannaturale. Vennero cristiani da tutto il mondo per rendersene conto e riportarono nei loro paesi il fuoco del risveglio “con i segni che l’accompagnarono”. Fu così che si formarono delle chiese pentecostali in Inghilterra (AIA. Boddy), Norvegia (T. B. Barrett), Svezia (L. Pethrus) e Germania (J. Paul). In Italia furono dei semplici emigrati come Giacomo Lombardi e Pietro Ottolini, convertitisi a Cristo negli USA, a portare il messaggio a parenti e compaesani, dando vita così, a partire dal 1908, alle chiese pentecostali italiane, che ormai rappresentano la grande maggioranza dei cristiani non cattolici nel nostro paese.
Guardato con sospetto dalle chiese esistenti, il Pentecostalismo fu costretto a svilupparsi come ramo separato della vita della Chiesa. Da allora ci sono state molte esagerazioni e talvolta si è trascurato l’insegnamento sistematico delle Scritture, ma nondimeno questo si è mostrato il ramo della chiesa in più rapida crescita, specialmente in Africa e nell’America Latina.
Rinnovamento carismatico
La netta separazione tra i Pentecostali e gli altri crollò negli anni Sessanta quando cristiani di varie provenienze (luterani, battisti, anglicani, cattolici, ecc.) cominciarono a ricevere il battesimo ed i doni dello Spirito nel cosiddetto rinnovamento carismatico. Questo movimento non va considerato come un influsso Pentecostale nelle denominazioni storiche, ma piuttosto come un intervento sovrano di Dio per ravvivare la vita spirituale di molti individui. Infatti, il movimento portò un’ondata di nuova vita anche in alcune chiese pentecostali ricadute nel formalismo.
Per un certo tempo gli incontri di rinnovamento abbattevano le barriere settarie: i credenti di diverse chiese si riunivano, e molti trovarono una nuova vitalità ricevendo in tali incontri il battesimo nello Spirito. Si cercò quindi di incanalare il flusso di nuova vita e di indirizzarlo al rinnovamento delle denominazioni storiche.
Movimento per la restaurazione
Ma nel corso degli anni Settanta, alcuni carismatici, convinti che in ultima analisi era impossibile rinnovare le denominazioni, si sentirono spinti dallo Spirito a lavorare verso la meta della “ restaurazione di tutte le cose” predetta in Atti 3:21. Questo “movimento per la restaurazione” riportò in primo piano il concetto biblico del regno di Dio, fino ad allora raramente menzionato se non in maniera distorta dai Testimoni di Geova. Fu messo in primo piano anche la natura della chiesa locale come comunità dei redenti in una data località, formata da credenti che vivano nel godimento nel Nuovo Patto sotto l’attiva cura di anziani maturi.
Nello stesso tempo, si ebbe una nuova comprensione di tutti i ministeri di Efesini 4:11, specialmente quelli di apostoli e profeti, da lungo tempo trascurati. Non si trattava di un riconoscimento solo teorico di tali ministeri, perché apostoli e profeti cominciarono ad emergere e a funzionare, in maniera più dinamica e su scala più larga di quanto era successo nella Chiesa Apostolica, un ramo non molto diffuso del movimento pentecostale e presente anche in Italia.
Si cominciò a parlare sempre più spesso di “copertura” pastorale. Questo termine indica, non un controllo rigido e autoritario, ma la sorveglianza e la protezione amorevole di cui ogni credente ha bisogno per poter andare avanti nel Signore senza vacillare. Tuttavia l’attenzione di questo movimento non era concentrata solo sul cammino spirituale dell’individuo; al contrario, esso ebbe come suo elemento fondamentale la visione del trionfo mondiale di Cristo, prima del Suo ritorno. Cominciarono così a svilupparsi delle squadre apostoliche con il compito di costruire delle chiese forti e impartire alle comunità locali una visione più larga del piano di Dio. Queste chiese sono caratterizzate, tra l’altro, da una nuova libertà nella lode e nell’adorazione e dal ministero di tutto il Corpo, cioè la possibilità data ad ogni credente di partecipare attivamente.
Crescita della Chiesa
L’espressione “movimento delle chiese nelle case”, coniata da estranei, sottolineava un aspetto di tali comunità, cioè il loro frequente uso di case private per incontri di cellula, ma mancava di porre in rilievo l’elemento di rapida crescita e la visione mondiale presente in molte di esse.
Nel frattempo, Dio si serviva di svariati altri strumenti per promuovere i Suoi piani. Sorsero delle chiese come quella di Paolo Yongghi Cho a Seul (Corea), considerata la più grande chiesa locale mai esistita (attualmente 450.000 membri), un “segno” per i cristiani del resto del mondo di quello che Dio è capace di fare. All’altro estremo, il Vangelo penetrava in piccole tribù, spesso in pericolo di estinzione, nelle zone più remote del pianeta, soprattutto tramite l’instancabile lavoro dei Traduttori biblici Wycliffe (fondati nel 1934).
Una corda a tre capi
Il nostro ‘secolo, infatti, ha visto la diffusione della Bibbia su vasta scala. L’Alleanza Biblica Universale stampa le Scritture a getto continuo e in un numero sempre maggiore di lingue, ed anche in quelle lingue che da secoli possedevano la Parola di Dio sono uscite importanti nuove traduzioni per sostituire quelle che usavano un linguaggio ormai superato. Nel mondo cattolico, la Bibbia, da secoli praticamente vietata ai laici, è oggi in quasi tutte le case e la stessa Chiesa Cattolica ne incoraggia la lettura. Sarebbe difficile sopravvalutare il significato di questa diffusione senza precedenti della Parola di Dio.
Accanto a questo giusto riconoscimento dell’importanza della Parola di Dio e dello Spirito di Dio, si comincia sempre di più a comprendere anche l’importanza del terzo “capo” della corda: il popolo di Dio. Sta nascendo una nuova completezza.
I Pentecostali, benedetti con doni spirituali e miracoli, hanno spesso trascurato le Scritture. Gli Evangelici, d’altra parte, mentre hanno sottolineato la “sana dottrina” e hanno diffuso molti libri teologicamente validi, hanno però spesso trascurato l’opera dello Spirito. Anche le fruttuose campagne di evangelizzazione di Billy Graham, negli anni Cinquanta e Sessanta, trascuravano in gran misura il battesimo ed i doni dello Spirito (per non dire il battesimo in acqua). Ma oggi, troviamo sempre più spesso insieme un forte accento sull’insegnamento biblico con una chiara esperienza del battesimo, dei doni e del frutto dello Spirito. Là dove a questi due elementi si aggiunge una vita di chiesa segnata da profondi rapporti di lealtà e di patto e una comunione senza maschere, sta emergendo qualcosa di veramente forte.
Un mondo giovane
A causa dell’esplosivo incremento demografico di questo secolo, il mondo di oggi è pieno di giovani. Per venire incontro alle loro particolari necessità, sono sorte diverse organizzazioni che cercano di utilizzare le energie dei giovani credenti per l’opera di Cristo, tra cui “Operazione Mobilitazione”, che incanala l’entusiasmo giovanile nell’evangelizzazione mondiale tramite la stampa; “Gioventù in Missione”, ed altri simili movimenti.
È comunque nelle chiese locali che il potenziale dei giovani è più evidente. I giovani credenti della “seconda generazione”, salvati in tenera età e cresciuti in famiglie sane e chiese vive, stanno dando prova di avere più zelo dei loro stessi genitori. Il mondo ha ancora da sentire l’impatto di questo crescente esercito di gioventù spirituale, ma non passerà molto tempo che se ne vedranno gli effetti.
I tempi della fine
L’ombra della distruzione atomica, il sempre crescente inquinamento dell’ambiente, e il ricordo di due guerre mondiali hanno suscitato nei cristiani contemporanei un grande interesse per l’escatologia, cioè per gli avvenimenti degli ultimi tempi.
L’interpretazione del ritorno di Cristo che ebbe inizio con J. N. Darby e i “Fratelli” fu largamente diffusa dalla Bibbia annotata da Scofield. Questa teologia dispensazionale e premillenniale lascia ben poche speranze per l’era attuale. Essa mette il popolo ebraico al centro del disegno di Dio, e quel poco di ottimistico che si può trovare nella sua escatologia è, tutto legato al Rapimento e alle future glorie del regno millennale di Cristo. Questo tipo di insegnamento predomina negli USA e prevale in quasi tutti gli ambienti pentecostali.
È evidente, tuttavia, una crescente tendenza verso un’escatologia della vittoria prima del ritorno di Cristo, interpretazione che ha salde basi nelle Scritture e che fu già largamente accettata dai cristiani durante molti secoli. Essa considera il regno di Dio come una realtà presente (anche se si compirà in pieno solo con il ritorno di Cristo), e la Chiesa come lo strumento con cui Dio estende il Suo regno nella società. Ci si aspetta un grande risveglio negli ultimi giorni, che darà l’impulso finale alla realizzazione del piano di Dio sulla terra.
Senza scuse
II secolo XX ha messo a nostra disposizione, come mai prima, tutti gli strumenti di cui abbiamo bisogno per comprendere e mettere in pratica quello che Dio ha già restaurato nel corso dei secoli con i vari movimenti dello Spirito in passato. La disponibilità di libri e di documenti che attestano queste scoperte e la luce che esse gettano sulla Parola di Dio ci lasciano senza scuse.
In particolare, nel nostro secolo sono state finora messe in evidenza le seguenti verità:
- Il battesimo nello Spirito Santo, visto non tanto come una “seconda benedizione”, ma, idealmente, come parte essenziale dell’inizio della vita cristiana (insieme col ravvedimento, la fede e il battesimo in acqua). È la porta che apre la via alla potenza, alla santità, al frutto ed ai doni dello Spirito.
- I doni dello Spirito, indispensabili per una normale vita cristiana, sia a livello individuale che comunitario.
- La convinzione che, prima del ritorno di Cristo, ci sarà un grande risveglio negli ultimi tempi che porterà come conseguenza la chiara dimostrazione della Sua vittoria sul sistema mondiale di Satana.
- Un recupero dei ministeri dell’apostolo e dei profeta, in aggiunta agli altri ministeri di Efesini 4:11, come strumenti fondamentali per raggiungere l’unità della fede.
- Le squadre apostoliche viste come indispensabili per moltiplicare l’efficacia del ministero degli apostoli e dei profeti nel contesto di una chiesa in rapida crescita.
- Una nuova enfasi sulla necessità di realizzare nella chiesa locale quanto espresso dal Nuovo Patto, cioè una vita di purezza, di vera comunione, di reciproca fedeltà e di sottomissione ad anziani maturi, a loro volta sottomessi a Cristo.
- La comprensione che le denominazioni sono estranee ai desideri di Dio e, in ultima analisi, non possono rinnovarsi, e che dovranno perciò essere sostituite con “nuovi otri”, fatti in modo da essere flessibili ed adattabili, perché possa emergere una sola chiesa attiva in ogni parte del mondo.
- Una nuova libertà nella lode e nell’adorazione.
Che c’entro io?
In questa breve serie di articoli, abbiamo esaminato in grandi linee il piano di Dio dalla Pentecoste in poi. Ma nessuno si può permettere di considerarlo, per quanto affascinante sia, solo tanto come qualcosa di accademico. Esso riguarda infatti le persone e la loro ubbidienza a Dio; riguarda noi oggi e la nostra ubbidienza a Lui.
Nei prossimi numeri, metteremo in rilievo alcune delle chiare lezioni che la storia della chiesa ha da insegnare a noi oggi. Nel frattempo, faremmo bene a considerare seriamente le seguenti domande, avendo nel cuore questo atteggiamento: “Signore, parla, il tuo servo ti ascolta.”
- La storia è un prodotto del caso e va avanti senza meta? o non è forse vero che, Dio sta realizzando un Suo piano predeterminato?
- C’è, secondo te, qualche relazione tra gli alti e bassi nelle fortune della Chiesa e la sua fedeltà o infedeltà ai principi biblici?
- Perché sono stati necessari dei movimenti scismatici (Lutero, Wesley, ecc.) per portare avanti i progetti di Dio?
- Quali fattori dovrebbero determinare il modo in cui noi oggi ordiniamo la nostra vita di chiesa?
- Qual è l’intenzione finale di Dio per la Sua chiesa? In quale misura ci ritiene responsabili a collaborare attivamente con Lui nella sua realizzazione?
- Dal momento che la chiesa è composta di individui, sei sicuro, tu personalmente, di essere proprio ora al centro della perfetta volontà di Dio per la Sua chiesa, per la parte che riguarda te?
- La tendenza del nostro grafico è ancora in forte salita. Tu stai contribuendo a questo, oppure l’ostacoli?