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di Watchman Nee
Secondo la Bibbia, la mente umana è il campo di battaglia sul quale Satana e i demoni combattono contro la verità, e quindi contro il credente. La volontà e lo spirito dell’uomo sono come una fortezza che gli spiriti malvagi desiderano conquistare; il terreno circostante dove si svolge la battaglia per il controllo di quella fortezza è la nostra mente.
Notate le parole dell’apostolo Paolo: “Sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché distruggiamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, rendendo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza a Cristo” (2° Cor. 10:3-5). Prima ci parla di una battaglia; poi del campo dove si svolge la battaglia; e infine dell’obiettivo per il quale si combatte. È una lotta che riguarda esclusivamente la mente dell’uomo.
L’apostolo paragona le discussioni e i ragionamenti dell’uomo a fortezze occupate da un nemico. La mente è controllata da lui e occorre lottare per conquistarla; vi hanno sede molti pensieri ribelli che devono essere catturati per ubbidire a Cristo. Tutto ciò dimostra chiaramente che la mente dell’uomo è lo scenario di una battaglia tra Dio e gli spiriti malvagi.
Prima della rigenerazione
La Scrittura ci spiega che, prima della nuova nascita, “il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del Vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio” (2° Cor. 4:4). Questo versetto conferma che Satana domina la mente dell’uomo, accecandola. Alcuni si considerano molto sapienti per la loro abilità nell’avanzare tanti ragionamenti contro il Vangelo; altri danno per scontato che l’incredulità dipende da una mancanza di comprensione. Ma la verità è che, in entrambi i casi, gli occhi dell’uomo sono stati accecati da Satana. Quando egli ha una forte presa sulla mente umana, essa diventa “ottusa”; gli uomini “ubbidiscono alle voglie della carne e dei pensieri e sono per natura figli d’ira”, perché “ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio” (2° Cor. 3:14, Ef. 2:3, Rom. 8:7).
Leggendo questi brani della Scrittura, possiamo vedere chiaramente che le potenze delle tenebre hanno una relazione particolare con la mente umana e che essa è particolarmente esposta agli attacchi di Satana. Per quel che riguarda la volontà, le emozioni e il corpo dell’uomo, le potenze del male sono impotenti di fare qualsiasi cosa direttamente, a meno di conquistarvi prima del terreno. Rispetto alla mente, invece, possono operare liberamente, senza prima convincere l’uomo o ottenere il suo consenso. Sembrerebbe che la mente sia già in loro possesso.
Nel paragonare la mente a una fortezza nemica, l’apostolo sembra voler dire che Satana e i suoi spiriti malvagi abbiano già stabilito un profondo rapporto con le menti degli uomini e che in qualche modo le usino come bastioni per tenere in cattività i loro prigionieri. Attraverso la mente dell’uomo essi impongono la loro autorità, e tramite la mente dei loro prigionieri trasmettono pensieri velenosi agli altri affinché anche questi si ribellino a Dio. È difficile stimare quanta parte della filosofia, dell’etica, della conoscenza, delle ricerche e delle scienze del mondo scaturiscano dalle potenze delle tenebre. Ma una cosa è certa: tutti i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio sono fortezze del nemico.
Prima della rigenerazione, l’intelletto dell’uomo ostacola il suo incontro con Dio. È necessario che la potenza divina distrugga le argomentazioni umane. Quest’opera deve avvenire, e avviene, nel momento della nuova nascita, ed è chiamata “ravvedimento”. La parola così tradotta non significa altro che “un cambio di mente”: la mente dell’uomo è ostile a Dio, perciò Egli deve cambiarla per poter comunicare la vita. Nella condizione non rigenerata l’uomo ha una mente ottenebrata; ma con la nuova nascita essa subisce un cambiamento radicale. Poiché essa è stata così unita al diavolo, è necessario che l’uomo riceva da Dio un “cambio di mente” per poter ricevere un nuovo cuore (Atti 11:18).
Dopo la rigenerazione
Ma anche dopo il ravvedimento, la mente del credente non è completamente liberata dal tocco di Satana. Come egli operava in passato attraverso la mente, così continua a fare ora. Paolo, scrivendo ai credenti di Corinto, confida loro il suo timore che “come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo” (2° Cor. 11:3). Egli riconosce che, così come il “dio di questo mondo” acceca le menti dei non credenti, allo stesso modo vuole corrompere anche quelle dei credenti. Sono sì salvati, ma il loro modo di pensare non è stato ancora rinnovato e di conseguenza resta il campo di battaglia più strategico.
La mente è esposta agli attacchi delle potenze delle tenebre più di qualsiasi altro organo dell’uomo.
Dobbiamo comprendere che gli spiriti satanici dirigono un’attenzione particolare alle nostre menti e le assaltano senza tregua “come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia”. Satana non aggredì per primo il cuore di Eva, ma piuttosto la sua testa. Allo stesso modo oggi gli spiriti malvagi attaccano prima la nostra testa, non il cuore, per corromperci e sviarci dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo. Essi capiscono che essa è il nostro punto più debole, perché è stata la loro fortezza prima che credessimo e ancora oggi non è stata del tutto espugnata.
È possibile per un figlio di Dio avere una vita nuova e un cuore nuovo senza una testa nuova! Troppi santi, pur avendo il cuore rinnovato, hanno una mente decisamente vecchia. Il cuore è pieno di amore, ma la testa manca totalmente di discernimento. Quante volte le motivazioni del cuore sono perfettamente pure, ma i pensieri sono confusi! La mente, satura com’è di un miscuglio di tutto, manca dell’elemento più importante, cioè del discernimento spirituale.
Innumerevoli santi hanno un autentico amore per tutti i figli di Dio, ma purtroppo il loro cervello è rimpinzito di un minestrone di teorie, opinioni e obiettivi. Non pochi tra i migliori e più fedeli figli di Dio sono anche i più ristretti di mente e pieni di pregiudizi: hanno già deciso cosa sia la verità e quali verità accettare, rigettando ogni altra verità perché non s’intona con le loro idee preconcette. La loro testa è più ristretta del loro cuore. Non solo, ma ci sono altri figli di Dio la cui mente è incapace di concepire qualsivoglia pensiero. Non importa quante verità abbiano ascoltato, non riescono né a ricordarle né a metterle in pratica, né comunicarle agli altri. Per molti anni hanno ricevuto delle verità, ma non sono capaci di darne neanche un po’ per supplire alle necessità degli altri. Poi, magari, si vantano di essere ripieni di Spirito Santo! Tali sintomi sono il risultato di una mente non rinnovata.
La testa dell’uomo fa più danni del cuore. La storia è piena di casi di santi consacrati che hanno diffuso delle eresie! La spiegazione è semplice: avevano il cuore rinnovato ma la mente ancora vecchia. Certamente la vita è mille volte più importante della conoscenza; nondimeno, dopo la prima crescita nella vita è indispensabile ricercare la conoscenza che deriva da una mente rinnovata. Dobbiamo capire quanto è vitale che sia rinnovato non solo il cuore, ma anche la mente.
(Tratto dal libro The Spiritual Man, Christian Fellowship Publishers, Inc., New York, libro non pubblicato in italiano.)