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di Ernesto D. Bretscher
Caro pastore,
sono una madre di fede evangelica e mi pongo il problema se esonerare o meno mio figlio dall’ora della religione cattolica. Da una parte non mi va l’idea che mio figlio venga educato alla fede cattolica e dall’altra non vorrei creare in lui la percezione di essere diverso dai suoi compagni di classe, e ancor meno vorrei provocare una condizione di emarginazione e di isolamento in classe perché non cattolico.
Cara sorella,
La responsabilità dell’educazione religiosa dei nostri figli ricade interamente su noi genitori. Siamo noi i loro modelli, i loro maestri ed è da noi che essi nutrono la loro fede. Se la nostra fede è viva, coerente, essi ne verranno profondamente influenzati e segnati. Ma è vero anche il contrario!
Per quanto riguarda l’ora di religione, ritengo sia bene che i nostri figli la frequentino. E ti spiego il perché. Viviamo in un Paese la cui cultura è intrisa di cattolicesimo. La chiesa cattolica è ancora fortemente presente. È pertanto auspicabile che i nostri figli possano confrontarsi direttamente con questa realtà per conoscerla per quella che essa è veramente e non per sentito dire. Di ritorno a casa faranno spesso tante domande, il che permetterà ai genitori di condividere la loro fede e la loro comprensione della vita cristiana.
I miei figli hanno tutti frequentato l’ora di religione e ne hanno ottenuto solo benefici. E soprattutto questo ci ha dato frequenti opportunità di rispondere alle loro tante domande sul senso della vita, su Dio, sul perché abbiamo opinioni e usanze diverse e soprattutto di parlare loro del Signore. Siamo rimasti impressionati dal fatto che tutti i nostri figli hanno sempre avuto ottimi voti in religione, anzi gli insegnanti li elogiavano per la partecipazione attiva e il profondo interesse alla lezione come pure per la buona conoscenza del Vangelo.
Infine, è forse degno di menzione il fatto che una delle mie figlie ha frequentato con soddisfazione una scuola cattolica. L’ambiente scolastico era sereno, privo di pressioni ideologiche da parte degli insegnanti e la scolaresca più ordinata (niente fumo, scritte, sporcizia, ecc). E fu proprio in occasione di un ritiro spirituale della scuola, per l’insegnamento di due sacerdoti, che nostra figlia ha incontrato il Signore in modo personale ed a Lui si è convertita. Oggi frequenta attivamente la nostra comunità, che è ovviamente … evangelica.
Con affetto, pastore Ernesto