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di Emilio Ursomando
L’abbondanza e il risveglio
Mentre esultiamo per le gloriose notizie di risveglio provenienti da più parti del mondo, siamo pure rattristati da una domanda che preme, dolorosa, sul nostro cuore: “E l’Italia?” La promessa di Dio, “Io spargerò del mio spirito sopra ogni carne”, esclude forse il nostro Paese? O tutto si è già risolto con la fiammata dell’inizio di questo secolo? Qual è il nostro presente e, soprattutto, quale si prospetta essere il nostro futuro? Facciamo il punto!
Il benessere: un nemico!
I paesi che, in questo tempo, stanno vivendo una potente visitazione dello Spirito Santo, hanno una cosa che li accomuna quasi tutti: la libertà dall’abbondanza!
È infatti l’abbondanza che, come una piovra, tiene paralizzata fra i suoi tentacoli la nostra chiesa. Quali sono questi tentacoli? Cito solo alcuni tra i più famosi: Pierre Cardin, Valentino, Volvo, Maradona, Enervit-Protein. Tutti figli del benessere e, anche, padri dei nostri problemi.
In Gen. 18-19 è narrata la distruzione di Sodoma. Ebbene, pensate che i Sodomiti fossero un popolo più predisposto al male delle altre genti intorno? No, ma erano stati sedotti dalla loro ricchezza. Causa della loro rovina, così dice la Bibbia, fu “l’abbondanza del pane” e l’indifferenza spirituale che ne deriva (Ezech. 16:49). “Perché pregare? Ho tutto. C’è lo stipendio, la cassa mutua, la pensione. E perché evangelizzare? Stanno tutti così bene!” Così si esprimeva la chiesa di Laodicea (Ap. 3:17), e la nostra chiesa di oggi ragiona allo stesso modo.
Tornare!
Quando i discepoli, preoccupati, gli dissero: “Maestro, ma non hai mangiato?”, Gesù rispose loro: “Io ho un cibo che voi non conoscete: il mio cibo è di fare la volontà del Padre mio” (Gv. 4:31-34). Erano dominati dai loro bisogni, per questo avevano difficoltà ad ubbidire al loro Maestro e per questo li troviamo, più, avanti, che “dormivano di tristezza” (Lc. 22:45). Cosa disse loro, in questa circostanza, Gesù? “Vegliate!” … Voglio chiederti: ti ha mai trovato addormentato il Signore, nella tua ora di preghiera? E voglio chiederti ancora: in cosa trovi il tuo appagamento, nel cibo o nel fare la volontà del Signore? Dove ti senti “realizzato” : tra le braccia di Dio o tra i tentacoli della piovra?
“Mi deluderai anche tu, Signore? Sarai anche tu come un’acqua che non dura?” Fu Geremia, il grande profeta, ad innalzare a Dio questa protesta (Ger. 15:18). Si sentiva deluso, tradito da Dio. Ma, cosa gli rispose il Signore? “Se tu torni a me, se tu separi ciò che è prezioso da ciò che è vile …” (v: 19). Non protestiamo col nostro Dio! E colpa nostra se la benedizione di Dio si ferma. Come Geremia, dobbiamo separarci, dobbiamo tornare!
Il risveglio è una risposta
È la risposta di Dio ad un popolo che, come Daniele, grida a Lui, con preghiere e digiuni (Dan. 9:3). La chiesa in Corea, in Africa, ha gridato al suo Dio. E Dio ha udito ed ha risposto (Es. 3:7-9). Ma Laodicea non grida, Laodicea non digiuna, Laodicea dice: “Sono ricca! Non ho bisogno di nulla!” È scritto: “Giacciono su letti di avorio, mangiano carne di agnello, bevono vino in larghe coppe, si ungono di profumi preziosi, ma non piangono per la rovina di Giuseppe. Perciò se ne andranno in cattività”! (Amos 6:4-7).
Ecco perché il benessere è nostro nemico, ecco perché tarda il risveglio in Italia. Abbiamo bisogno di gridare a Dio per essere liberati! L’abbondanza porta alla pigrizia e la pigrizia alla schiavitù spirituale (Prov. 24:33-34). Dio mette in guardia il suo popolo contro le insidie dell’abbondanza: “… affinché non avvenga, dopo che avrai mangiato a sazietà e dopo che avrai edificato delle belle case, che il tuo cuore si innalzi e tu dimentichi il tuo Dio…” (Deut. 8:11-14).
Un noto uomo di Dio americano racconta di una sua visita nella Corea del Sud: “Quando si misero a tavola, notai che nelle scodelle c’era del miglio. ‘Ma se qui c’è abbondanza di riso, perché mangiate miglio per uccelli?’ domandai. ‘Perché il miglio costala metà del riso. Vendiamo il riso, compriamo miglio e la differenza la diamo per l’opera del Signore’”. Questa risposta lasciò senza fiato l’uomo della ricca America. Ma, mentre apprezziamo lo spirito dei nostri fratelli coreani, c’è una verità che va pure ricordata: è più facile rinunciare al riso che alla bistecca, è più facile gestire la povertà che la ricchezza. “Mammona” è un re, un re che si oppone al Re Gesù!
Indisponibili a servire
“… Ieshurun ha recalcitrato …” Troviamo questo duro giudizio su Israele nel Canto di Mosè (Deut. 32:15). Ma, che cosa lo fece diventare così duro ad ubbidire a Dio? “… Ti sei fatto grasso, grosso e pingue!” L’abbondanza! E se la chiesa oggi recalcitra, non è forse colpa dell’abbondanza?
La risposta di Dio
Cosa farà allora Dio? Farà qualcosa, ma for se non quello che noi preferiremmo che facesse!
“Perciò, ecco, io la condurrò nel deserto e le darò la valle di Acor (= “turbamento”) come porta di speranza” (Os. 2:14-15). Dio interverrà, porterà la chiesa nella valle del turbamento. Ci condurrà nel deserto e lì, nel silenzio, mentre grideremo d’angoscia, potrà parlare al nostro cuore. Lì, nel deserto,’ saremo costretti a fermarci, a riflettere e ritroveremo la libertà. È scritto: “Dio libera l’afflitto mediante l’afflizione” (Giob. 36:15).
Una parola ‘mi è furtivamente giunta all’orecchio’: “Il paese del Papa diverrà il paese del Re!”
Dio ha nel cuore un grande risveglio anche per l’Italia. Ed avverrà! In questa generazione! Se saremo pronti a lasciare le “nostre” cose e a cercare prima il Regno di Dio, se sapremo cercare Dio con tutto il cuore… perché, sì, “è tempo di cercare l’Eterno”.
Ricordiamolo tutti, ricordiamolo sempre: il risveglio non è qualcosa che ci cade addosso, da sé, all’improvviso. Il risveglio è la risposta di Dio ad un popolo che prega!