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In seguito alla pubblicazione del numero 2/94 di Tempi di Restaurazione, dedicato a “Il movimento dello Spirito fra i cattolici”, da parte di diversi fratelli ci sono giunte espressioni di perplessità, di dissenso o di disapprovazione.
Certamente non tutte le reazioni sono state negative, ma ci è sembrato doveroso tentare di chiarire meglio alcune prese di posizione e anche alcune delle cose contenute nel numero “incriminato”.
– La Redazione
Un pastore scrive:
Ho sempre apprezzato Tempi di Restaurazione … ma sono rimasto perplesso e deluso dal numero sui Cattolici Carismatici.
Per quel che riguarda la giustificazione biblica [nel “Punto” di Giovanni Traettino], è giustissimo paragonare i Cattolici ai Gentili, ma hai trascurato un particolare fondamentale: Pietro ha evangelizzato Cornelio che, pur essendo religioso e sincero, non era salvato (At. 10:38). Il suo approccio era quindi “evangelistico”, e non certamente “ecumenico” come il tuo!… La tua esegesi è del tutto faziosa e errata … Anch’io sono stato invitato a predicare dai Cattolici, ma sono stato franco nel dire loro che il messaggio sarebbe stato evangelistico e non ecumenico. Ovviamente non sono più stato invitato.
Mi stupisco che proprio da un movimento che ha la visione della restaurazione della chiesa sono trascurati dei cardini vitali dell’evangelismo biblico, come la “Nuova nascita” e la Verità per fare strane alleanze (Es. 23:32; 2° Cor. 6:14-18). Possa il Signore darti discernimento e intendimento in questo!
Risponde Giovanni Traettino
Consentimi di “protestarti” l’autenticità dell’esperienza cui faccio riferimento nel mio intervento, e di suggerirti chiavi di lettura differenti per quel che riguarda i contenuti dell’intero numero:
- Sia io che gli altri articolisti, ad eccezione di Allen, davamo conto in chiave “esperienziale” dell’illuminazione e della guarigione interiore di cui siamo stati protagonisti. Geoffrey Allen invece faceva sintesi in chiave dottrinale della posizione teologica nostra come giornale e come squadra.
- Non di “esegesi faziosa e errata” si tratta dunque per quel che riguarda la mia lettura di Atti 10, ma di una “analogia” emotiva, culturale e spirituale tra la mia esperienza e quella di Pietro … Una similitudine, dunque; in qualche modo una parabola … Dopo di che io non sono Pietro, i cattolici non sono gentili, e non si tratta della stessa questione teologica. Né è in discussione l’ortodossia e l’integrità dottrinale, oppure l’identità spirituale e teologica mia o dei miei fratelli.
- Il “dialogo” al quale penso non è un’alleanza né un generico desiderio di armonizzazione di verità tra loro inconciliabili, un’apparenza di accordo acquistato al prezzo della verità. Non è … una diminuzione dell’autorità o dell’integrità della Parola, un esercizio del compromesso. Ma è una rimozione, cura e guarigione dell’odio, del risentimento e dell’amarezza passati per potersi parlare con serenità, a partire dalle esperienze comuni, nella convinzione di quello che è già possibile fin da oggi condividere, nella speranza e nell’attesa dell’ulteriore azione di rinnovamento, risveglio e riforma dello Spirito Santo.
Continueremo pertanto ad evangelizzare le masse secolarizzate e pagane, nominalmente cristiane (cattoliche, ma poi anche protestanti!), ma dialogheremo con i credenti.
Da una “Relazione sul Movimento Carismatico Cattolico”
(per ragioni di spazio siamo costretti a selezionarne solo alcuni stralci):
… Questi Cattolici affermano di essere stati “battezzati nello Spirito Santo” e di godere dei doni dello Spirito … Senza alcun dubbio, lo Spirito Santo è stato ed è sempre all’opera per “convincere di peccato”, per far “nascere di nuovo”, per “guidare in tutta la verità”, per “testimoniare di Gesù” (Gv. 16:8, 3:1-8, 16:13, 15:26), e quindi è stato ed è all’opera anche nell’ambito della Chiesa Cattolica, come in ogni altro ambito … E certamente di solito ci vuole del tempo prima che un Cattolico si renda conto di non essere cristiano, nonostante il suo “battesimo” e la sua “professione di fede”. Ma se è aperto all’azione dello Spirito, ben presto si renderà conto di vivere in un contesto decisamente idolatrico, nonostante le “forme della pietà” (2° Tim. 3:5) o anche alcuni aspetti del Cattolicesimo Romano che potrebbero sembrare “evangelici”, ma che in realtà sono ugualmente inquinati e corrotti da false concezioni antibibliche …
[Con riferimento al servizio su Tempi di Restaurazione di E.D. Bretscher sul Congresso di Rimini, p. 12]: … Questo articolo rivela, da parte di un evangelico, ammirazione per i Cattolici Carismatici ed indulgenza per partito preso. Difatti si riferisce particolarmente all’abominevole dottrina e pratica della “Messa”… che, secondo il Cattolicesimo Romano, è la “riproduzione” o “fotocopia” del sacrificio di Gesù … Alcune forme liturgiche possono cambiare … ma la sostanza non cambia e non può cambiare, data l’immutabilità delle definizioni dei Concili e del Papa …
Un po’ più avanti leggiamo: “Il padre Emiliano Tardif … pone l’enfasi sul pentimento, trasformando il convegno in una grande riunione di umiliazione davanti a Dio. I corridoi si riempiono di persone, molte delle quali in lacrime, che vanno a confessare i loro peccati ai tanti sacerdoti mobilitati per l’occasione. La delegazione evangelica rimane commossa nell’osservare questi sacerdoti che abbracciano, pregano, consolano, impongono le mani e pronunciano l’assoluzione …”
Mi sono indignato, soprattutto dinanzi a questo ecumenismo scriteriato … La delegazione evangelica si è commossa dinanzi ad un’altra abominazione cattolica, il cosiddetto “sacramento della penitenza”… Dov’è questo presunto “cristocentrismo” del Cattolici Carismatici, visto anche il molteplice ruolo essenziale che viene assegnato ai “sacerdoti”, di cui non c’è traccia nel Nuovo Testamento …?
Nego poi che la Chiesa Cattolica sia una “denominazione cristiana”, come afferma Traettino … è una religione con una “patina” di Cristianesimo … Questi ecumenici ad oltranza, che simpatizzano tanto con i Cattolici Carismatici … vivono nel compromesso, nell’ambiguità, nelle più svariate contraddizioni … Sono convinto infatti che ci troviamo dinanzi ad una vera e propria strategia satanica, il cui scopo è quello di creare confusione e di screditare i cristiani che sostengono la “sana dottrina”… Anche oggi, più che mai, “Satana si traveste da angelo di luce”, e quindi “non è gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia” (2° Cor. 11:14).
Risponde Geoffrey Allen
Anche noi siamo convinti che la Chiesa Cattolica ha molte dottrine e pratiche errate (d’altronde, molti cattolici sono dello stesso parere, altrimenti non ci sarebbero tante istanze di riforma e di cambiamento). Non siamo invece d’accordo che “la sostanza non cambia e non può cambiare”: negli ultimi decenni sono cambiate tante cose nel Cattolicesimo, e la nostra speranza è che ne cambino molte altre ancora.
La domanda è piuttosto: è possibile essere cristiani all’interno della Chiesa Cattolica Romana? Perché, se lo è, non solo possiamo, ma dobbiamo accogliere come nostri fratelli coloro che Cristo ha accolti (Rm. 15:7). Questo non implica alcun compromesso della nostra identità e delle nostre convinzioni evangeliche.
Cos’è, allora, un cristiano? Molti, come l’autore di questi commenti, tendono a definirlo in termini essenzialmente dottrinali. Ma la Bibbia dà almeno altrettanto peso alla vita e all’esperienza: in questa prospettiva, è cristiano chi vive riconciliato con Dio tramite la fede personale in Cristo, anche se non ha tutte le dottrine “giuste”, perché Dio “guarda al cuore” (1° Sam. 16:7). In fondo, anche molti evangelici credono in dottrine discutibili, ed è indubbio che anche nelle nostre chiese ci può essere disordine e peccato …
Per quel che riguarda l’articolo di E. Bretscher, dovrebbe essere evidente a chiunque che ciò che l’ha “commosso” non era certo una dottrina, ma la vista di tante persone che si pentivano e confessavano con lacrime i propri peccati, ricevendo perdono, consolazione e consiglio spirituale. Se “c’è gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede” (Lc. 15:7 – non per un cattolico che diventa evangelico!!), non dobbiamo rallegrarci anche noi? E non è forse motivo di gioia e di consolazione quando ciò che tanta gente vive come rito formale diventa invece espressione di una realtà spirituale?
La Chiesa Cattolica, con tutti i suoi difetti, sostiene tutte le dottrine cristiane fondamentali e contiene al suo interno tanti figli di Dio, nei quali noi vediamo l’opera di Dio, non certo quella di Satana.