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di Ernesto D. Bretscher
Far quadrare il bilancio familiare, ai nostri tempi, non è certo impresa da poco, e non è raro trovarsi in serie difficoltà. Tra le diverse cause di tensioni, questa è certamente una delle principali. I soldi non bastano mai, i prezzi salgono ogni giorno di più e vediamo scomparire lo stipendio in men che non si dica … tanto che la seconda parte del mese la viviamo tirando la cinghia a più non posso.
Eppure Gesù disse: “Non siate con ansietà solleciti dicendo: ‘Che mangeremo? Che berremo? o di che ci vestiremo?’ Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non siate dunque con ansietà solleciti del domani; perché il domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno” (Matt. 6:31-34). Ma perché disse così? Proprio perché il problema di “amministrare bene il bilancio familiare” è da sempre fonte di sollecitudini e pressioni. Gesù disse infatti: “Basta a ciascun giorno il suo affanno!” La vita dunque porta con sé un peso e una specifica responsabilità per ciascuno di noi: sta a noi portare questo peso e le nostre responsabilità nel modo giusto.
In questo articolo, voglio condividere come ce la caviamo noi e come affrontiamo le pressioni economiche che immancabilmente si accumulano su ogni nucleo familiare. Da qui nasceranno dei consigli utili che potranno aiutare coloro che si trovano in difficoltà.
La prima condizione
La prima necessità è considerare Dio come la sorgente delle nostre entrate; è quindi in Lui che riponiamo la nostra fiducia. Non è dunque la ditta, il principale, i clienti, ecc., che ci danno da vivere, ma il Signore che si serve di loro. Se il nostro stipendio è inferiore – come nel mio caso – alle reali esigenze, non bisogna mormorare, come fanno tanti, dicendo: “Non ce la faccio, non guadagno abbastanza, non posso dare la decima …”; bisogna piuttosto avere fede in Dio (v. Giov. 14:1). “II Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose” (cibo, vestiario, ecc.). Ed il Signore Gesù ci aiuterà – spesso in modo miracoloso – a farcela, dandoci anche saggezza nella spesa e nel buon uso dello stipendio.
Considerate come noi, famiglia Bretscher, ce la caviamo. Oggi abbiamo uno stipendio di L. 870.000. Siamo una famiglia con quattro figli e abbiamo spesso ospiti in casa, in quanto impegnati nel ministero. Le nostre spese sono così ripartite:
1. Decima | L. 90.000 |
2. Fitto casa | L. 280.000 |
3. Bolletta ENEL (al mese) | L. 60.000 |
4. Vitto, detersivi, gas e varie | L. 400.000 |
5. Auto (Fiat 500) | L. 40.000 |
TOTALE | L. 870.000 |
- Per vestiti, scarpe, mobili, ecc., Dio ha fino ad oggi provveduto con doni tramite i parenti.
Nascerà subito la domanda: come si fa a spendere solo 400.000 lire per vitto, detersivi, gas e le altre spese varie? Semplice: mia moglie sa che non può spendere più di 95.000 lire la settimana. Scende dunque al supermercato con la lista dell’occorrente e fa la spesa per tutta la settimana, spendendo circa 70-75 mila lire. La verdura e la frutta le acquista due o tre volte la settimana al mercato (dove costa meno), ed ogni giorno compra il latte e il pane. Così facendo, non è tentata a comprare di più, come lo è invece chi scende ogni giorno nel negozio sotto casa con 20.000 lire nel portamonete.
Accontentarsi
Chi ha uno stipendio come il nostro ma paga meno di fitto di casa o magari ha la casa di sua proprietà, oppure chi guadagna un po’ di più potrà permettersi qualche spesa in più come il telefono (nel mio caso è la chiesa che paga la bolletta perché usato quasi unicamente per il ministero, come pure l’auto usato per i viaggi ministeriali); oppure una macchina più grande, dei vestiti più costosi (noi li compriamo per lo più al mercato, come pure le scarpe), la TV a colori, ecc.
Ma ciascuno si deve regolare in base alle entrate che ha, evitando di voler avere sempre e a tutti i costi il meglio, la prima scelta, l’articolo più raffinato, la marca migliore, se ha un mensile ristretto. D’altra parte, chi ha la possibilità di un’entrata più cospicua dovrà cercare di evitare una vita “esosa”, cercando di rimanere nella semplicità per non essere di offesa ai più poveri. E poi, il suo sovrappiù può essere investito nel Regno di Dio, come suggerisce Paolo in Efesini 4:28: “… s’affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, onde abbia di che far parte a colui che ha bisogno”. Così, chi lavora ed ha a sufficienza può aiutare il fratello cha ha di meno.
Anche noi, infatti, ringraziamo il Signore per avere a volte “arrotondato” il nostro stipendio tramite persone che hanno saputo pensare agli altri, quindi anche a noi, dando magari un biglietto da cinquantamila lire per i bambini. E con questo cosa abbiamo comprato? Caramelle? Certamente no, ma scarpe e vestiti, e ogni tanto qualche giocattolo. Bisogna imparare a non fare il passo più lungo della gamba, se vogliamo far sempre quadrare il bilancio!
Per esempio …
Vogliamo ora suggerire un “preventivo spese” realistico per una famiglia italiana media che possa essere di guida a chiunque. Immaginiamo un mensile di L. 1.000.000 per una famiglia con quattro figli, inclusi gli assegni familiari. C’è purtroppo chi avrà un mensile inferiore, specialmente nel Sud, nel qual caso bisognerà adeguare le spese all’entità della paga, oppure arrotondare le entrate con un lavoretto a parte (per es., aiutare una famiglia nei lavori domestici, pulire una scalinata o altri lavori simili).
Consideriamo dunque come una famiglia, che chiameremo Enzo e Maria De Santis, con quattro figli e un mensile di un milione, possono programmare le loro spese. Supponiamo anche che abbiano debiti per due milioni pagabili con rate di 80.000 lire al mese. Per far quadrare il bilancio, Enzo è diligente e molto accurato, avendo cura di mettere da parte ogni mese i soldi per le spese fisse che si presentano ogni due, tre o quattro mesi (bollette ENEL, SIP, bollo e assicurazione auto, ecc.). Se non facesse così, non ce la farebbe! Ha quattro buste: una per il canone TV a colori, una per l’ENEL, una per la SIP e una per il bollo e l’assicurazione dell’auto. Le tiene nascoste in un libro. (Non è bene tenere troppi soldi in casa, per le ragioni che tutti ben conosciamo!)
Preventivo spese gennaio |
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Voci | Entrate | Uscite
Preventivate |
Uscite
Reali |
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Stipendio | 1.000.000 | |||||
Decima | 100.000 | |||||
Fitto casa, condominio, riscaldamento | 250.000 | |||||
Cambiale | 80.000 | (da compilare
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Canone TV (70.000 già in busta) | 9.500 | nel corso | ||||
ENEL (mettere da parte) | 50.000 | del mese) | ||||
Bollo e assicurazione auto (ho già 60.000) | 20.000 | |||||
Benzina | 40.000 | |||||
SIP (ho già 40.000) | 21.200 | |||||
A Maria per vitto, cucina, gas, detersivi, ecc. | 430.000 | |||||
Il 27 del mese, Enzo porta a casa lo stipendio, si siede a tavolino e preventiva le spese. Ha imparato a tenere un quaderno dove divide la pagina in quattro colonne: la prima per le voci, la seconda per le entrate, la terza per le uscite preventivate (cioè, quelle che sa o pensa che ci saranno nel corso del mese) e la quarta per le uscite reali, cioè quelle che effettivamente ci sono durante il mese. Eccone il modello:
Enzo e Maria devono stare molto attenti e limitarsi al massimo con le spese, perché hanno un debito, una TV a colori (il cui canone è di L. 6.500 al mese), una 127 per la quale spendono tra assicurazione e bollo 240.000 lire l’anno, il telefono la cui bolletta trimestrale è di circa 60.000 lire. Il fitto di casa, poi, è molto alto. Per altre spese dovranno veramente contare sul Signore o trovare qualche piccolo lavoretto extra; altrimenti bisognerà tagliare qualcosa. Fermare la macchina, per esempio, consentirebbe loro di disporre di L. 50.000 al mese in più (il bollo ora si deve pagare comunque, l’assicurazione no).
Ma evitate di fare debiti. Se il debito c’è, allora bisogna purtroppo pagarlo. State attenti con gli sprechi di energia elettrica (attenzione allo scaldabagno!). Bisogna saper sacrificare qualcosa: non si può avere sempre tutto!
II 27 gennaio Enzo porterà di nuovo a casa lo stipendio, ma prima di fare il preventivo di febbraio completerà la voce “Uscite reali”. Allora la pagina di gennaio apparirà come segue.
Preventivo spese gennaio
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Voci | Entrate | Uscite Preventivate | Uscite
Reali |
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Stipendio | 1.000.000 | |||||||||||||||
Decima | 100.000 | 105.000 | ||||||||||||||
Fitto casa, condominio, riscaldamento | 250.000 | 250.000 | ||||||||||||||
Cambiale | 80.000 | 80.000 | ||||||||||||||
Canone TV (70.000 già in busta) | 9.500 | 9.500 | ||||||||||||||
ENEL (mettere da parte) | 50.000 | 50.000 | (pagato)
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Bollo e assicurazione auto (ho già 60.000) | 20.000 | 20.000 | (pagato bollo 14.000) | |||||||||||||
Benzina | 40.000 | 50.000 | ||||||||||||||
SIP (ho già 40.000) | 21.200 | 21.200 | ||||||||||||||
A Marta per vitto, cucina, gas, detersivi, ecc. | 430.000 | 427.500 | (pagato)
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(voci nuove) Dono della mamma | 50.000 | |||||||||||||||
Scarpe | 40.000 | |||||||||||||||
TOTALE | 1.050.000 | 1.000.700 | 1.053.200 | |||||||||||||
Maria è stata bravissima, ce l’ha fatta con meno del previsto!
Finito di compilare “Gennaio”, Enzo prepara il preventivo di febbraio.
Preventivo spese febbraioVoci Stipendio Decima Fitto casa ecc. Cambiale Canone TV – ENEL (ho 50.000) Bollo e assicurazione auto (ho 65.500) Benzina SIP (metto da parte) A Maria per vitto, cucina, gas ecc. |
Entrate 1.000.000 |
Uscite Uscite
Preventivate Reali
100.000 250.000 80.000 7.000 50.000 20.000 40.000 20.000
432.500 |
1.000.000 | 999.500 |
Alla fine di febbraio Enzo compilerà la colonna “Uscite reali” prima di fare il preventivo per marzo. E così di seguito.
È molto importante tenere sotto controllo le spese alle quali regolarmente andiamo incontro per sapere quante e quali spese extra possiamo permetterci se vogliamo far quadrare il nostro bilancio.
Anche le nostre mogli possono compilare uno schema simile per tenere sotto controllo le loro spese. Ad esempio, un mese Maria riesce a spendere di meno che un altro. Se in febbraio riuscisse a spendere solo 400.000 lire, potrà mettere da parte, in una busta, le 32.500 che restano ed avere così un piccolo “fondo cassa” per imprevisti. Il mese seguente la spesa potrà essere di più (460.000 lire), ma non dovrà chiedere al marito le altre 27.500, perché già avrà la sua “riserva personale”.
Ancora una cosa: evitate di spendere le ultime duemila lire rimaste nel portamonete in cioccolato, caramelle o cose non necessarie, solo perché sono “solo” 2.000 lire. Duemila oggi, mille domani, cinquecento dopodomani possono fare in un mese 30.000 lire! In un anno, 360.000! Impariamo a non sprecare soldi.
Mangiare bene e spendere poco
Non è neanche detto, poi, che per mangiare bene bisogna mangiare – come certe famiglie sono solite fare – carne tutti i giorni, pasta di prima qualità, frutta di prima scelta, formaggi e salumi di marca. “I bambini devono mangiare bene perché devono crescere”, si dice. “Chi lavora non deve denutrirsi!” Ignoriamo, però, che il più delle volte il nostro corpo non riesce a consumare che il 50% delle energie che ingeriamo; in altre parole, mangiamo spesso molto di più di quanto ci necessita. Impariamo ad essere saggi e moderati anche nel mangiare!
Un altro tranello che ci fa spesso spendere di più sono le cose “di marca”, “di qualità”, “di prima scelta”. Prendiamo per esempio la pasta: ce n’è da 700 e da 2000 lire il kg. Chi ha detto che non si possa mangiare quella da 700-800 lire il chilo? Può darsi che non abbia la squisitezza di quella da 2000 lire, ma non sarà meno nutriente! D’altra parte, spesso la stessa pasta, fatta allo stesso modo, con lo stesso tipo di grano, può variare di diverse centinaia di lire solo a causa del “nome”. Il nome, comunque, non si può mangiare!
Non sto dicendo che bisogna comprare sempre e solo il prodotto più economico, ma neanche quello più costoso. Quest’ultimo può essere usato in occasioni speciali e l’altro tutti i giorni. Oggi, purtroppo, bisogna essere pronti a sacrificare qualcosa se si vuole risparmiare e arrivare alla fine del mese in tranquillità!
Infine, un consiglio prezioso per le nostre insostituibili mogli: prima di andare a fare la spesa, chiedete al Signore, al quale appartengono i soldi che avete in mano, di darvi saggezza nel fare la spesa. Ed Egli sarà al vostro fianco mentre passate tra i banchi del supermercato, suggerendo al vostro orecchio cosa prendere e cosa no.
Alcuni consigli
* Usate con prudenza le “carte di credito” o gli assegni (sempre più diffusi anche da noi). Ricordate che non vi danno un centesimo in più di quello che avete in banca! Servono solo per evitare di portarvi troppi soldi dietro, ma sono una minaccia al vostro risparmio: spesso soldi “contanti” in tasca vi aiuteranno a dire di no alla tentazione di comprare più del previsto, mentre con le carte di credito non si guarda alle 10.000 lire in più!
* Cercate di mettere da parte quello che riuscite a risparmiare su un libretto bancario. Sarà di grande utilità per bisogni futuri. Io e mia moglie mettiamo su un libretto tutto quello che riusciamo ad economizzare, specie nel periodo che segue gli aggiornamenti di salario (scatti di contingenza)I E così ultimamente abbiamo potuto farci un altro pezzo di arredamento! Potrete attingere a questo conto per ogni imprevisto (spese alla macchina, alla TV), per un bisogno (un vestito nuovo), per concedere un piacere ai vostri figli (un giocattolo, una bicicletta, uno strumento musicale) o per arredare meglio la vostra casa.. Risparmiare può portare molte gioie! Dire “no” a certe cose potrà mettervi in condizioni di dire di “sì” ad altre tanto desiderate o necessarie.
* I debiti sono un cappio intorno al collo. Non comprate “a tanto al mese” prima di esservi assicurati di averne veramente la possibilità. E dopo tutto, perché non aspettare e mettere quel “tanto al mese” da parte fino a quando avrete la somma intera per comprare quel che necessita? E questo che facciamo io e mia moglie. E se di qui a poco la merce aumenta, è anche vero che, tra l’interesse che la banca vi dà sul vostro risparmio e gli interessi cambiari che non dovrete pagare, la merce vi costerà sempre meno fra un anno che a prenderla oggi con le cambiali! Non dice l’apostolo Paolo, dopotutto, di “non avere altro debito se non quello di amarvi gli uni gli altri” (Rom. 13:8)?
I debiti sono spesso fonte di grosse pressioni, tensioni, nervosismo e bisticci in casa. Non possiamo garantire il domani; non sappiamo cosa ci aspetta domani. Siate quindi molto prudenti!
* Fate la spesa presso grossi supermercati (il risparmio della spesa è spesso del 30% o più) piuttosto che nelle piccole botteghe o dal salumiere, specie se avete grosse esigenze di risparmio; e fatela una volta la settimana. Abbiate cura di fare una lista di tutto il necessario (l’ideale sarebbe di fare la spesa sulla base di un menù settimanale programmato in precedenza), ma non spendete più dei 1/6 della disponibilità mensile! Verdura e frutta costano molto meno al mercato. Se potete contare su 500.000 lire al mese, cioè 115.000 la settimana (ricordate che il mese è di 30 o 31 giorni!), al supermercato non dovrete spendere più di 80.000 la settimana. Le 35.000 lire che rimangono serviranno per la verdura, la frutta, il latte, il pane e il gas. (I detersivi li prenderete col grosso della spesa).
* Se vedete qualcuno nel bisogno tra i vostri fratelli, siate liberali. Non dite: “Già non ce la faccio io, come posso aiutarlo?” Se sarete pronti a dare agli altri – anche a costo di sacrifici – nel nome dei Signore Gesù, Dio vi ricompenserà e vi sosterrà nel giorno del bisogno. Leggete Proverbi 19:17, 21:13 e 28:27 e Luca 6:38.
* Dite di no ai giochi d’azzardo. Le 4.000 o 5.000 lire che facilmente si spendono per il totocalcio, l’Enalotto ecc. non vi ingannino. (5.000 lire la settimana sono 250.000 nel corso di un anno…!) Nella stragrande maggioranza dei casi sono soldi buttati via, quando vi sono tante necessità nel Regno di Dio. Oppure, quando arrivano gli stampati che vi dicono: “Fate un’ordinazione entro il… e potrete vincere 30 milioni in gettoni d’oro”, non lasciatevi abbagliare. Non avete bisogno di provare a vincere qualcosa, perché Dio è la vostra sorgente finanziaria. A Lui appartengono tutto l’oro e l’argento (Aggeo 2:8), ed Egli sa come provvedere ai vostri bisogni senza vincite al totocalcio!