TEOLOGIA E DOTTRINA
Teologo, biblista e Direttore della Facoltà di Teologia Biblica “Gesù è il Signore”.
In questa sezione risponderà a domande di carattere teologico e dottrinale.
TEOLOGIA E DOTTRINA
Teologo, biblista e Direttore della Facoltà di Teologia Biblica “Gesù è il Signore”.
In questa sezione risponderà a domande di carattere teologico e dottrinale.
PREGHIERA E INTERCESSIONE
Sposato con Anna è padre di tre figlie. Attualmente vive a Pieve di Nievole in Toscana, dove il Signore
l’ha chiamato a cercare il Suo volto e a muoversi sul territorio insieme ad un gruppo di fratelli e sorelle. E” membro della squadra apostolica della CER con ministerio profetico, docente della Facoltà di Teologia biblica “Gesù è il Signore” (CER) per le materie: Preghiera, intercessione e combattimento spirituale / Elementi di cura d”anime / Panorama dell”Antico Testamento (Profeti) / Vita e ministero carismatico / Adorazione e musica.
RESPONSABILE DELLE DONNE
Moglie di Giovanni Traettino, ha lavorato molti anni per portare assieme le donne evangeliche ed ha attualmente un ministero molto apprezzato tra le donne cristiane. E’ Presidente della cooperativa che gestisce la Scuola cristiana a Caserta. Ha quattro figli e tre nipoti.
PSICHIATRIA
E CURA DELL’ANIMA
Medico specialista in psichiatria. Ha svolto nel corso degli ultimi venti anni conferenze su tematiche come rinnovamento della mente, guarigione interiore, demonologia, prevenzione e cura dei disturbi d”ansia e depressivi. In questa sezione risponderà a domande inerenti principalmente alla cura d’anime.
RESPONSABILE CELLULE
Docente della Facoltà di Teologia Biblica “Gesù è il Signore” nella materia “Crescita e moltiplicazione delle Chiese a cellule”. Ha sviluppato diversi seminari sul tema.
In questa sezione risponderà sui vari argomenti collegati al tema delle cellule.
Volevo parlare di battesimo, nella Bibbia Gesù dice agli Apostoli: andate e divulgate il Vangelo e chi avrà creduto in Me battezzatelo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, io sono divorziata ho accettato Gesù Cristo come mio Salvatore, posso essere battezzata? Filippo non ha avuto nessuna difficoltà a battezzare l’Eunuco, non ha detto ne ma e ne se.
Certamente, se ti sei ravveduta dei tuoi peccati e hai accettato Gesù come tuo Salvatore, puoi e devi battezzarti. Gesù è il medico venuto non per i sani, ma per i malati.
Però non descrivi (e non dico che dovevi farlo qui) la tua situazione attuale di famiglia. Di questo sarà necessario parlare con il tuo pastore e attenerti alle sue disposizioni.
Dio ti benedica.
Buongiorno! volevo sapere se ha scritto lei un insegnamento/articolo con il titolo : Le fortezze del male: i ragionamenti… che ho trovato in un sito. grazie
No, non sono stato io. Dio ti benedica.
Salve vorrei chiedere qual’è la vostra posizione riguardo all’omosessualità. grazie
Non è facile commentare in poche righe un argomento così delicato e complesso. Comunque in breve, crediamo a ciò che la la Bibbia (sia l’Antico che il Nuovo Testamento) dice con grande chiarezza, che i rapporti carnali omosessuali – al pari di ogni rapporto sessuale al di fuori del matrimonio (che ovviamente è tra un uomo e una donna) – sono peccato.
Invece la Bibbia non dice nulla dei sentimenti di attrazione verso persone dello stesso sesso, e certamente non possono essere considerarsi peccaminosi. Siamo tutti quanti peccatori, e la sessualità è un’area in cui siamo particolarmente esposti alla tentazione, qualunque sia il nostro orientamento.
Riteniamo inoltre che non si “nasce” omosessuali, ma che sia risultato di una “ferita” alla nostra identità sessuale, ferita che può essere – seppure faticosamente – guarita.
Spero che queste poche righe diano un’idea. Per approfondire, consiglio l’ottimo articolo di John Stott su Tempi di Restaurazione, nuova serie n.2 del 2010 (on line su questo sito).
Dio ti benedica.
Ciao pastore Geoffrey.
Secondo il tuo punto di vista cosa potrebbe essere la spina nella carne di Paolo?
Qual ‘e’ la tua opinione in merito?
Grazie
La risposta più breve è che non lo sappiamo: la Scrittura non contiene elementi sufficienti per poterlo sapere con certezza. Questa “spina nella carne” (2 Cor. 12:7) è stata interpretata da alcuni come una malattia fisica, ma non c’è alcuna ragione che imponga questa interpretazione. Paolo la definisce “un angelo [messaggero, inviato] di Satana”, il che suggerisce piuttosto uno spirito cattivo che lo infastidiva, o forse un persecutore accanito. L’unica certezza è che era qualcosa che gli provocava molte sofferenze.
Ciao Pastore Geoffrey.
Grazie innanzitutto per la tua disponibilita’.
Volevo chiederti,secondo te nella 1lettera di Giovanni qual e’ il peccato che e’ a morte di cui l’apostolo menziona?
Grazie
Max
Secondo la mia comprensione, sarebbe il peccato volontario e cosciente, il cui frutto finale sarà la morte (Giac. 1:15, Ezech. 36) se non interviene il ravvedimento. Invece il “peccato che non conduce a morte” sarebbe un peccato “involontario”, commesso per ignoranza o immaturità spirituale. In questo caso il credente più maturo che lo vede si limiterà a pregare per lui e sarà perdonato, mentre invece in caso di peccati volontari, sarà necessario andare a riprenderlo per condurlo a ravvedimento, confessione e riconciliazione (Lc. 17:3). A sostegno di questa interpretazione, si veda la preghiera di Gesù in croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Lc. 23:34).
Voi che avete come obbiettivo primario di riconciliare i cristiani e quindi per farlo vi incontrate con i cattolici e pregate pure insieme come la mettete se loro nella loro dottrina hanno anche preghiere a maria quale secondo loro corredentrice? Vi rigrazio e vi lascio la pace del Signore
Innanzitutto il nostro obiettivo primario non è la riconciliazione tra i cristiani (per quanto importante sia questa), ma predicare il Vangelo, convertire i peccatori e costruire la Chiesa (non la nostra chiesa, ma quella di Gesù Cristo).
Venendo poi ai rapporti con (alcuni) cattolici, siamo disponibili a un dialogo con chiunque. Poi, possiamo pregare e lodare il Signore con quelli in cui riconosciamo lo spirito e la vita di Cristo, che sono quindi nostri fratelli. È vero che il culto mariano è per noi un grosso e doloroso ostacolo in questi rapporti, anche se generalmente i fratelli cattolici, magari per delicatezza, si astengono dalle preghiere mariane in nostra presenza. Non è però vero che secondo la dottrina cattolica Maria sia co-redentrice (anche alcuni cattolici lo pensano). La Chiesa Cattolica insegna che solo Gesù Cristo è il Salvatore e Redentore.
pace pastore,vorrei un tuo aiuto per capire certe cose bibliche,io mi chiamo andrea e sono di palermo,sono un cristiano evangelico.
alquni insegnano la dottrina del tormento eterno degli empi nella geenna,però io non capisco una cosa-
in 1corinzi 15 Paolo dice che il corpo dei credenti è seminato mortale e risuscita immortale,è seminato carnale e risuscita spirituale,gli empi risuscitando dinuovo corruttibili mortali,come faranno a stare nel tormento eterno senza morire mai?matteo 10.28 dice che Dio farà perire anima e corpo nella geenna.2tessalonicesi 1.9 dice che saranno puniti con la distruzione eterna,isaia 66.24 dice che ci saranno cadaveri,non dice che ci saranno anime tormentate.spero mi aiuterai a capire tutte queste cose rispondendomi nel mio indirizzo email…andrea.lupen@hotmail.it.pace del Signore
Secondo la mia comprensione, 1Cor 15 non parla soltanto dei credenti ma della resurrezione di tutti i morti: di Cristo, la primizia; poi dei credenti, al suo ritorno (v.23); e infine di tutti gli altri, alla fine del regno millenario (Ap 20:5,11-15). Anch’essi, secondo la mia comprensione, avranno un corpo immortale con il quale, come il diavolo, la bestia e il falso profeta (Ap 20:10), saranno tormentati per sempre. Non è certament un pensiero piacevole, ma Gesù stesso che ne parla per avvertirci: “la geenna, dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne” (Mc 9:46); lui, che è venuto a dare la propria vita per salvarci!
Quando la Bibbia parla di “perire”, poi, non significa annichilimento, ma distruzione morale e spirituale. 2Tes 1:9 parla di “rovina eterna” (NRV). Altrimenti che senso avrebbe un “fuoco che non si spegne”?
Non è detto però che si tratti di un tormento “fisico”. Molto più grave, per me, sarà il rimorso eterno di aver rifiutato la salvezza offerta gratuitamente in Cristo; il pensiero di tutti i peccati commessi e dell’impossibilità di riceverne il perdono; i rapporti rovinati per i quali non c’è più via di riconciliazione… Sono cose che devono spingerci ad annunciare il Vangelo con maggiore premura.
Dio ti benedica!
Buongiorno! pastore Geoffrey.
Qual’e’ la sua opinione in merito alla dottrina della predestinazione specialmente riguardo ai versetti di atti 13:48, apocalisse 13:8 e romani 9:16?
Si veda la mia risposta del 25/5/17.
Salve sono Davide , volevo farvi delle domande al riguardo il battesimo : se’ gesu’ e’ venuti a battezzare in spirito perché ci dobbiamo battezzare in acqua ? Il Vangelo usa spesso la parola battezzare ma a parte il giovanni Battista non parla mai di acqua ma di spirito .. , un cattolico che’ diventa evangelico deve ribattezzare di nuovo?
Invece il Nuovo Testamento parla spesso di battesimo in acqua. Gesù e i suoi discepoli battezzavano più gente di Giovanni Battista (Gv 3:22-26, quando lo Spirito non era stato ancora dato). L’eunuco etiope fu battezzato in acqua da Filippo (At 8:36-39). Anche i Samaritano furono battezzati in gran numero (At 8:12), evidentemente in acqua perché lo Spirito non era ancora sceso su nessun o di loro (v.16). Paolo battezzò i discepoli di Efeso in acqua e soltanto dopo impose loro le mani perché ricevessero lo Spirito Santo (At 19:5-6). Anzi, Gesù diede agli Undici l’ordine di battezzare i nuovi discepoli (Mt 28:19, Mc 16:16), ed essi e Paolo lo fecero (At 2:41, 1Cor 1:14-16), mentre l’unico in grado di battezzare nello Spirito Santo è Gesù stesso (Mt 3:11 ecc.). Quindi si tratta evidentemente del battesimo in acqua.
Il battesimo in acqua è il segno esteriore della conversione, simbolo di purificazione (At 22:16) e della morte del vecchio Io e della resurrezione a nuova vita (Rm 6:3-11). Segna il confine dell’appartenenza al popolo di Dio, la chiesa (At 2:41). E infine, se Gesù l’ha ordinato, chi siamo noi a contestarlo?
Venendo ora all’ultima domanda, nessuno deve ricevere il battesimo cristiano due volte. Ma se nel momento del primo “battesimo” (da piccolo o da grande) non ne esistevano le premesse del ravvedimento e della fede personale in Cristo, allora quello non è un valido battesimo cristiano. I discepoli di Efeso erano stati battezzati con il battesimo di Giovanni per il ravvedimento (At 19:3-4), ma non era sufficiente: Paolo li ribattezza nel nome del Signore Gesù (v.5).
Io sono stato “battezzato” (per aspersione) da neonato nella Chiesa Anglicana. Ma dopo aver conosciuto personalmente Gesù Cristo e la nuova vita nello Spirito, ho compreso piano piano che quello non era un battesimo biblico e che dovevo battezzarmi secondo il Vangelo. Non per lasciare la Chiesa Anglicana e diventare evangelico, ma per ubbidire alla Parola di Dio e per essere un cristiano “in regola” secondo il Vangelo.
Spero che questa risposta sia utile a te e a qualcuno altro. Chiedo scusa per il grande ritardo, ma per disguidi tecnici, per lungo tempo non ho potuto entrare nel sito per rispondere ai quesiti posti.
Un caro saluto in Gesù Cristo il Signore.
Ho letto un articolo che parlava di “predestinazione” nel quale, partendo dal presupposto che nessun peccatore crede fino a che Dio non gli dona la fede, affermava che la salvezza era dovuta alla “scelta” operata Da Dio e non dalla fede dello “scelto”(che ne era l’effetto)e questo mi pone un dubbio:
Dio preconosce ciò che accadrà perché Egli ha decretato ciò che accadrà?
Cosa ne pensa?
L’articolo che hai letto esprime chiaramente una teologia calvinista (che poi è anche quella di Agostino d’Ippona). Sono dunque molti secoli che si discute su questa tematica, e non si è trovata (secondo me, non si troverai mai in questa vita) una soluzione che soddisfi tutti.
Personalmente trovo che la Bibbia afferma chiaramente due verità che a noi sembrano inconciliabili tra loro. Da una parte, che Dio è sovrano e non può accadere nulla senza la Sua volontà (altrimenti non sarebbe Dio). Dall’altra, che accadono molte cose che Dio non vuole: “Dio, nostro Salvatore… vuole che tutti gli uomini siano salvati…” (1Tim 2:3), eppure è chiaro (purtroppo!) che non tutti si salvano: “…rimane una terribile attesa del giudizio e l’ardore di un fuoco che divorerà i ribelli” (Eb 10:27).
Concludo quindi che c’è un mistero, qualcosa che il nostro piccolo cervello non è in grado di afferrare pienamente. Ma non va bene sottolineare una verità bibliche a discapito di un’altra (come hanno fatto alcuni “iper-calvinisti” affermando un’espiazione limitata, cioè che Gesù è morto non per i peccati di tutto il mondo, coma afferma la Bibbia – 1Gv 2:2 – ma soltanto per quelli degli eletti). Se Dio ha decretato tutto ciò che accade, allora è un Dio cattivo e la Bibbia sbaglia quando afferma che non vuole che nessuno perisca, perché è chiaro che molti periscono. Non solo, ma non avrebbe senso pregare, come ci insegna Gesù, “Sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo” (Mt 6:10), se è già fatta in tutto e per tuto!
Non so come, ma Dio è sovrano, regna su tutto, e nello stesso tempo l’uomo può scegliere ed è responsabile davanti a Dio delle proprie scelte.
Spero che questa risposta sia di qualche utilità a te e ad altri.
Caro pastore Geoffrey, la ringrazio innanzitutto per il suo impegno e la sua disponibilità nel rispondere alle domande.
Volevo chiederle, qual è, in etica cristiana, la posizione che si dovrebbe assumere riguardo alle modifiche genetiche delle piante (o altri esseri viventi)? Il fatto che le piante reagiscano negativamente alle modifiche del Dna può essere considerata una prova sufficiente per giudicare la pratica anti-etica, o potrebbe essere considerato un naturale “rigetto” dell’organismo?
La ringrazio ancora.
Ovviamente la Bibbia non ne parla, quindi dobbiamo ricorrere a un nostro ragionamento basato sui principi biblici.
Personalmente non ritengo che si debba rifiutare in blocco qualsiasi modifica genetica degli organismi (in fondo, da millenni l’uomo seleziona gli organismi per avere varietà più utili e più adatte alla proprie esigenze). Molto dipende dal tipo di modifica. Per esempio, ritengo dannosa la modifica del mais per resistere ai diserbanti, che dà la possibilità alle multinazionali di vendere più veleni da introdurre nell’ambiente. Diverso è il discorso per quanto riguarda ad es. il “riso dorato” ad alto contenuto proteico sviluppato in India per migliorare la dieta di tanti poveri.
Però bisognerebbe usare grande cautela, perché la storia della tecnologia racconta di tante invenzioni “benefiche” per le quali l’uomo si è reso conto solo con ritardo che comportavano grossi problemi non previsti (è all’ordine del giorno lo sviluppo economico basato sui combustibili fossili). Occorre molta umiltà per riconoscere che non siamo Dio e che è molto più facile danneggiare che migliorare le cose.
Spero che questa risposta ti sia utile.
Caro pastore Geoffrey, vorrei chiedere se secondo la vostra visione la salvezza si può perdere e, se sì, in quali circostanze, se no, su quali basi bibliche?
Rispondo a titolo personale, perché non mi risulta che nella nostra chiesa ci sia una chiara linea comune in materia.
Io credo che l’uomo è stato creato come agente libero, e che Dio – che è il Sovrano assoluto su tutto, e quindi potrebbe certamente determinare anche la nostra salvezza o perdizione – abbia deciso di rispettare questa libertà, a tal punto che, nonostante desideri la salvezza di tutti (1Tim 2:4), e ne abbia pagato il prezzo per tutti, ci lascia comunque liberi di andare all’inferno se così decidiamo.
E, come abbiamo accettato la salvezza, così rimaniamo anche liberi di rinnegarla e rifiutarla. Certamente lo Spirito Santo non ci lascia andare facilmente: ci riprende, ci esorta, ci corteggia con la dolcezza e l’amore di Dio; ma se proprio insistiamo nell’ostinatezza, viene il momento in cui ci può anche lasciare stare. È in questo senso che bisogna capire anche la “bestemmia contro lo Spirito Santo”.
Come interpretare, allora, quei brani della Scrittura che sembrano indicare il contrario, sottolineando la sovranità assoluta di Dio? Personalmente sono giunto alla conclusione che, nella Bibbia, Dio non ci abbia dato un manuale di teologia sistematica, ma una Parola vivente; talvolta frammentaria, addirittura apparentemente contraddittoria, perché non abbiamo la necessità di avere risposte a tutte le nostre domande e i nostri “perché”, ma soltanto di conoscere ciò che è necessario per la nostra salvezza e per poter piacere a Dio e fare la Sua volontà in questa vita.
Questa Parola vivente e dinamica si indirizza, in brani diversi, a condizioni diverse dell’uomo che la legge. Ci sono dunque brani intesi a rassicurare il credente timoroso e insicuro che teme di perdere la salvezza e (giustamente) non si fida della propria capacità di restare fedele fino alla fine (soprattutto se dovesse ritrovarsi di fronte alla minaccia di torture o di martirio). Ai tali il Signore dice: “Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno… Nessuno vi rapirà dalla mia mano… Non dipende da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia” (Lc 12:32, Gv 10:28, Rom 9:16). E così via.
Altri invece hanno la tendenza opposta a diventare pigri e presuntuosi: “Ora sono salvato, posso vivere come mi pare”. A questi, dunque, il Signore indirizza terribili avvertimenti: “Quelli che sono stati una volta illuminati… e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento…. È terribile cadere nelle mani del Dio vivente… Il nostro Dio è anche un fuoco consumante” (Eb 6:4-6, 10:31, 12:29).
Sta a noi “specchiarci” in questa Parola e applicarci quei brani che fanno al nostro caso particolare.
Spero che queste considerazioni ti siano utili.
In Cristo, Geoffrey
Grazie per la pronta risposta. La prossima domanda è sulla pena di morte. Ho trovato la domanda tra le faqs, ma la risposta (forse per un baco del sistema) non sembra congruente… Qual è la vostra posizione?
Non abbiamo una posizione comune; come d’altronde per molte questioni per le quali, per fortuna, non è compito nostro decidere. La maggioranza, credo, ritiene che appartenga all’Antico Testamento e non sia applicabile oggi; una minoranza, che faccia parte di una disposizione per il creato e che quindi debba essere applicata ancora oggi, per certi crimini gravissimi.
Pace pastore, in relazione alle parole pronunciate da Gesù:”va e non peccare più”. Le chiedo, se può darmi delle delucidazioni in merito ai seguenti passi:
Romani 3:23
1 Re 8:46
Ecclesiaste 7:20
1 Giovanni 1:8
Grazie
Ciao Luca.
La Scrittura è chiara che nessuno è senza peccato, per cui possiamo essere salvati unicamente per la grazia di Dio, attraverso il sacrificio espiatorio di Cristo.
Da notare però che il verbo in Romani 3:23 è al tempo passato, e che due dei brani da te citati appartengono all’Antico Testamento. Infatti la legge non dava la capacità di vincere il peccato (vedi Gal 3:21).
Con la venuta di Cristo e il dono dello Spirito Santo che viene ad abitare in noi, invece, diventiamo figli di Dio capaci di vivere senza peccare. Perciò l’apostolo Giovanni, in 1 Gv 2:1, scrive: “Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate”, e aggiunge: “e SE (non quando) qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre…”. Vedi anche Romani 6:1-14.
Dio ti benedica, pastore Geoffrey
Buongiorno, sono un’insegnante di inglese e da un po’ di tempo organizzo eventi su meet per praticare un po’ l’inglese. A questi eventi di solito partecipano un decina di persone. Io decido un Topic per poi praticare l’inglese. Il prossimo topic vorrei parlare di religioni e inviterò persone di ognuna delle religioni di cui si parlerà. Ho invitato una monaca Buddista ma fino a Marzo loro sono in ritiro spirituale. Loro non possono parlare con nessuno per 3 mesi, Ho invitato anche persone di altre religioni e vorrei invitare anche lei. Ovviamente se trova tempo per partecipare. Il giorno e l’ora li decide lei. Mi contatti se è interessato a partecipare
Grazie
SAntina DI Rienzo
Qual è la linea teologica che segue la Chiesa Evangelica della Riconciliazione riguardo la Santa Cena? Puramente simbolica o c’è di più(Presenza reale…)?
Buongiorno,
Ho tre domande sul dono delle lingue. È vero che negli ambienti pentecostali è considerato come l’unico, vero segno inequivocabile che attesta al credente di essere riempito di Spirito Santo? È lì che avviene la rigenerazione del credente? È indissolubilmente legato alla salvezza? Qual è la linea della Riconciliazione a riguardo?
Grazie!
Buongiorno pastore Geoffrey ho una domanda da porle.
Ad un corso sui fondamenti mi e’ stato insegnato che la lettera agli Ebrei non e’ rivolta a noi credenti bensi agli Ebrei non convertiti per cui certi versetti nello specifico cito Ebrei 10:26 a 39 non sarebbero riferiti a noi perche noi credenti salvati Dio ha perdonato i peccati passati presenti e futuri
Io ho dei dubbi su questo .
Secondo i suoi studi e’ possibile questo?
Cara Alessandra,
hai ragione di avere dei dubbi sulla tesi che citi, anzi, dirò di più, è completamente infondata e andrei in allarme se questo fosse insegnato in un corso sui fondamenti in una chiesa della Riconciliazione. Infatti numerosissimi brani della lettera rendono chiaro che i destinatari sono credenti, si presume (anche in base a una tradizione antica) credenti ebrei. Pensiamo ad es. a 3:1, 4:14, 10:19-21,32-35, 12:1-2,22-24, 13:15,20-21, ecc. Altrimenti, se non fosse rivolta a noi, cosa farebbe nella nostra Bibbia?
Quanto all’idea (tipica della cosiddetta “ipergrazia”) che “a noi credenti salvati Dio ha perdonato i peccati passati presenti e futuri”, non la trovo affatto biblica. Vorrebbe dire che Dio ci privi del Suo dono più prezioso, cioè la nostra libertà di scelta. Rimango invece profondamente convinto che Egli rispetti a tal punto la nostra libertà da lasciarci liberi anche, se così decidiamo, di rigettare la sua grazia (anche se una volta l’avevamo accettata) e quindi di finire all’inferno (detto anche “le tenebre di fuori”).