SCARICA PDF di questo articolo
di Wim de Leeuw van Weenen
In questo estratto dal suo libro “L’ultimo capitolo” (Banner Publishing), il noto e rispettato pastore pentecostale Rasmussen racconta di una visione che ebbe nell’anno 1952, e che ebbe cura in seguito) di mettere in pratica, con risultati straordinari. La proponiamo ai nostri lettori come spunto di riflessione, con l’invito scritturale ad “esaminare ogni cosa e ritenere il bene” (1 Tess. 5:2l).
Una mattina presto, non riuscendo più a riprendere sonno, mi alzai per dedicarmi alla preghiera. Il senso della presenza di Dio era forte e, mentre Lo adoravo, improvvisamente una visione mi si presentò davanti agli occhi. Era chiara e nitida come se vedessi la televisione.
Mi trovavo davanti ad una immensa cattedrale di stile gotico, con altissime guglie, robuste arcate e bellissimi vetri colorati. Era costruita interamente di granito, e pensai a quanto avrebbe dovuto costare un simile edificio. Che stupendo capolavoro! Ma mentre la guardavo, una voce disse: “Figlio mio, la gente dice ‘Che bella chiesa’. Ma Io ti dico che non è questa la Mia chiesa”.
Credevo di sapere già che cosa mi avrebbe detto poi; ma improvvisamente la visione cambiò. Mi ritrovai in una strada di qualche grande città straniera. Era mattina presto, e la strada, fatta di ciottoli, era affollata di carri malconci che portavano la merce al mercato. Le strade erano in pessime condizioni: molte pietre erano state spostate, altre ricoperte di fango. In alcuni punti c’erano grosse buche, in altri il marciapiede era rotto e cadeva in mezzo alla strada. Mentre camminavo e osservavo questi miseri ciottoli, con stupore udii delle voci che ne uscivano! “Venite, oh, venite! – gridavano. Venite e usateci per costruire il tempio del Signore!” Parlavano con tono pietoso, come se fossero in grande sofferen-za.
Poi, il mio sguardo fu attirato sul lontano orizzonte, dove scorsi a distanza degli uomini di Dio che venivano a rispondere al grido dei poveri ciottoli. Venivano numerosi, decisi a tirarli fuori dal fango e usarli per costruire il tempio di Dio, e correvano a tutta forza. Ma poi mi accorsi che qualcosa li impediva. Sembrava che ci fosse un muro invisibile, così che non potevano arrivare oltre un certo punto.
Essi cercavano in tutte le maniere di passare quella barriera: la spingevano, cercavano di demolirla, provavano a scavalcarla; ma nessuno ci riusciva. “Che strano – pensai tra me – Vogliono venire, ma non ci riescono. Chissà che cosa li impedisce?”
Poi, il Signore mi parlò in maniera distinta e chiara. “Ti spiegherò prima l’ultima parte della visione – Egli mi disse. – I ciottoli infangati sono i milioni di persone che devono ancora udire il messaggio della salvezza. Vivono anno dopo anno nei loro peccati, senza che qualcuno li aiuti. Se qualcuno venisse a portare loro la Parola, diventerebbero delle pietre viventi nella Chiesa che io sto costruendo. Io sto spargendo del Mio Spirito ora su molti miei servitori; la mia chiesa si sta rivestendo di doni e di potenza, e sarà restaurata alla bellezza e alla gloria. Ma nonostante molti siano unti di potenza e sentano il richiamo dei ciottoli, sono impediti dal rispondere alla chiamata. Prima che la Mia Chiesa possa essere restaurata alla pienezza della sua gloria, dovrà imparare il mistero del muro invisibile”.
“Ti prego. spiegamelo – implorai – perché io possa dire al Tuo popolo che cosa lo impedisce”.
“Ecco l’interpretazione – mi disse. – I miei servi unti di potenza sono impediti dalla mancanza di denaro. La decima appartiene a loro; lo l’ho assegnata loro per le loro necessità. Ma il Mio popolo ha usato la decima invece per costruire grandi templi e cattedrali e per pagare gli architetti. Dice: “Che belle chiese che abbiamo costruite per Dio!” Derubano i Miei unti delle decime che utilizzano piuttosto per pagare i prestiti e gli interessi. E la Mia Chiesa non si costruisce per mancanza di soldi”.
Questo non me l’ero aspettato. In quell’epoca ero pastore di una chiesa abbastanza numerosa. E insegnavamo a tutti che Dio s’aspettava che dessero almeno il 10% delle entrate a Lui. Certo, alcuni mi accusavano di predicare la legge dell’Antico Testamento … Ma ora, Dio non mi sta parlando del fatto di dare la decima, piuttosto di come doveva essere spesa. E noi, come tante altre chiese, avevamo utilizzato il “fondo decime” per svariati scopi: il mio stipendio, sostegno di missionari, pagamenti di mutui e di interessi, manutenzione di locali, luce e riscaldamento, lo stipendio del custode. E se avevo ben capito il Signore, Egli stava dicendo che le decime dovevano essene usate esclusivamente per il sostegno del ministero.
“Ma, Signore – protestai – se daremo tutte le decime al ministero, come faremo per venire incontro a tutte queste altre spese? Chi pagherà il mutuo? Chi comprerà i trattati di evangelizzazione? Chi pagherà la bolletta della luce?”
“Figlio mio – Egli rispose senza esitare – se tu farai come ti dico io, ubbidendo alla voce del mio Spirito, Io ti benedirò e moltiplicherò il tuo ministero in modo che moltitudini saranno salvate. E come Io opererò in loro per il mio Spirito, daranno volentieri delle offerte che saranno più che sufficienti per tutti questi altri bisogni. Ma tu devi usare le decime come Io ti ho detto”. E così la visione scomparve.