di Giovanni Traettino
“Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno;
io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell’unità,
e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me.”
Giovanni 17:22-23
L’unità è al cuore delle relazioni e della stessa natura di Dio; del suo desiderio per il cristiano e per la chiesa! E’ la rivelazione alla radice della nostra vocazione, che ha segnato in modo indelebile il nostro cammino, diventando parte essenziale della nostra spiritualità. E’ il piano di Dio per la persona e per la comunità.
Relazioni migliori
Tuttavia attraversiamo stagioni in cui (veri e propri deserti!) si intiepidiscono i rapporti e diventa fragile l’unità. E’ capitato anche a noi. Ma grazie siano rese a Dio. Egli ci parla e ci desta dal sonno. Dobbiamo allora tendere l’orecchio, come fanno i discepoli,1 e disporci all’ascolto ubbidiente (ob – audire). Saremo introdotti ad una maggiore rivelazione, ad una nuova e più fresca esperienza. Interessante! Mesi addietro il Signore ci aveva avvisati! Non temete i deserti! Anzi! “Preparate nel deserto la via del Signore”!2 Lì, mantenete ferma la vostra speranza. Lì, in quelle stagioni, dedicatevi alla pratica dell’amore, alle buone opere e alla vita comunitaria.3 Come dire: migliori relazioni fraterne, più famiglia e più comunità! Per questo abbiamo rivolto la nostra attenzione al tema dell’unità.
La preghiera per l’unità
Ora, è certamente indicativo che Giovanni, l’apostolo dell’amore, ponga al centro della settimana di com-passione, tra “dono di sé” nel giovedì (Cena del Signore e Lavanda dei piedi) e “ritrazione di sé”4 nel venerdì (Getsemani, arresto e giudizio, oltraggi e condanna, via dolorosa e crocefissione), la preghiera per l’unità! Che è preghiera per la vita e il profumo della sua comunità! Perché dove manca unità si indebolisce e si sgretola ogni comunità. Come canta il salmista: dall’unità la gioia (“buono e piacevole”), dall’unità l’unzione e il profumo (“olio profumato”), dall’unità la freschezza (“rugiada”), dall’unità “benedizione e vita … in eterno … ”.5
La gloria di Gesù, il segreto dell’unità
In quella preghiera Gesù non solo intercede per l’unità dei discepoli, ma ci rivela, (e ci consegna!) il segreto dell’unità. “Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell’unità … ”. La gloria di Gesù è il segreto dell’unità! Cosa è dunque questa gloria? Questa gloria è la gloria del dono. Quella del Padre al Figlio e del Figlio al Padre. E a seguire: del Figlio ai discepoli, dei discepoli ai loro discepoli … E’ la gloria del “per te” al posto del “per sé”, è la gloria dell’umiltà! E’ quella del granello di frumento in Giovanni6 e del sentimento di Cristo Gesù di cui parla Paolo.7 Si tratta di quel “sentimento” cioè che si è tradotto nello “spogliamento” e nella “umiliazione” (la kénosi) di Cristo Gesù!8 Per tutta la vita!: “La kénosi di Cristo – infatti – comincia nel ventre di sua madre e si consuma sul legno della croce. Tutto ciò che sta frammezzo è kénosi.”9 Gesù nasce nel silenzio di Betlemme, vive trent’anni nel silenzio della bottega del padre, e muore nel silenzio della croce: “Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio!”10 E ancora: “Se leggo il vangelo inglobando in un unico sguardo il miracolo e il non miracolo, colgo l’umiltà di Dio presente e attiva a tutti i livelli …”11 Vedo nella sua vita molto più ordinario che straordinario. Abbiamo bisogno di questa umiltà. Abbiamo bisogno della gloria di Gesù per costruire l’unità. Sperimentiamo infatti in tutte le relazioni umane, anche nelle più preziose, anche tra cristiani, limiti e insufficienze, la nostra fragilità. In quella preghiera Gesù ci consegna il segreto della gloria, il segreto per l’unità.
Il Vangelo dell’Umiltà
Con cosa ha da fare questa gloria? Questa gloria ha da fare con la vita interna di Dio! Vale a dire con il carattere di Dio e con la sua identità. Vale a dire ancora, con il suo modo di essere, la qualità (il “come”)12 delle relazioni all’interno della Trinità. Prima dell’incarnazione.13 Nell’eternità. Perché, “Se l’incarnazione è atto di umiltà, lo è perché Dio è essere di umiltà.“Chi ha visto me ha visto il Padre” dice Gesù (Gv14:9). Vedendolo lavare con umiltà i piedi degli uomini, io “vedo” dunque … Dio stesso eternamente, misteriosamente Servo con umiltà nel più profondo della sua gloria. L’umiliazione di Cristo … manifesta nel tempo che l’umiltà è al cuore della gloria.”14 Da ogni eternità! Amore, dono reciproco, umiltà. Perché Dio è amore! Perché l’amore ha bisogno di umiltà! Perciò, al cuore dell’amore per l’uomo, c’è misericordia e, ancora più in fondo, c’è umiltà. Questa è la gloria che si è manifestata nella “carne”15 di Cristo (“Chi ha visto me ha visto il Padre”); per tutta la vita e fino alla morte e alla morte sulla croce! (Filip2:8). Il segreto divino dell’unità è l’umiltà! Miei amati fratelli: è il Vangelo dell’Umiltà.
Perciò
Perciò, in Filippesi continua: “Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome”. (2:9). La risurrezione (e l’Ascensione) di Cristo è figlia dell’umiltà di Cristo. L’apostolo stabilisce un rapporto di causa ed effetto tra quella gloria e la risurrezione. La gloria è il segreto della vittoria! E Dio è il garante del risultato. Come è scritto:“Dio lo ha sovranamente innalzato”! Alla stessa maniera, anche nelle relazioni e nella costruzione dell’unità, come per Gesù, la nostra parte è morire! Come ha detto Tonino Bello: “Amare voce del verbo morire”. La parte del Padre, se e quando vorrà: risuscitare! “Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio”. Ma noi siamo in Cristo! Il Padre ci risusciterà! Alleluia!
Cristo è risorto!
Veramente è risorto! Alleluia!
1 “Egli risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti, come ascoltano i discpoli. 5 Il Signore, DIO, mi ha aperto l’orecchio e io non sono stato ribelle, non mi sono tirato indietro” Is50:4-5
2 “La voce di uno grida: «Preparate nel deserto la via del SIGNORE, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio!” Is 40:3
3 “23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda” Eb10:23-25
4 “Dio è potenza illimitata di ritrazione di sé”. Op. cit., p. 55
5 “Ecco quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli vivano insieme! 2 È come olio profumato che, sparso sul capo, scende sulla barba, sulla barba d’Aaronne, che scende fino all’orlo dei suoi vestiti; 3 è come la rugiada dell’Ermon, che scende sui monti di Sion; là infatti il SIGNORE ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno.” Sal133
6 “23 Gesù rispose loro, dicendo: «L’ora è venuta, che il Figlio dell’uomo dev’essere glorificato. 24 In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna. 26 Se uno mi serve, mi segua”. Gv12:23-26
7 “Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale … svuotò se stesso … umiliò se stesso … fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato.” Filip2:5-11
8 “Cristo Gesù … svuotò se stesso … umiliò se stesso … fino alla morte, e alla morte di croce.” Filip2:5-6
9 François Varillon, L’umiltà di Dio, Qiqajon, p. 141
10 Lc23:46
11 Op. cit. p. 151 (corsivo mio)
12 “Che siano tutti uno: e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te , anch’essi siano in noi” Gv17:21
13 “5 Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta ma mi hai preparato un corpo; 6 non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.» 7 Allora ho detto: “Ecco, vengo” (nel rotolo del libro è scritto di me) “per fare, o Dio, la tua volontà” ”. Eb10:5-7
14 Op. cit. p.55 (Il corsivo è mio)
15 “E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.” Gv1:14