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di Massimo Loda
Era stata una giornata particolarmente pesante, compensata però da una cena altrettanto pesante. Nel pieno della notte, puntuale come lo scoccare delle ore, arriva l’incubo.
Sono sul banco degli imputati con le manette ai polsi. “Imputato loda, si alzi!” Mi alzo. “Entri l’accusa”. Con stupore vedo uscire dalla stanza un gruppo di pastori capeggiati da Geoffrey Allen; passano davanti alla gabbia nella quale sono rinchiuso, non mi degnano di uno sguardo e con aria sprezzante vanno direttamente dal giudice che chiede: “Qual è dunque l’accusa?”
Ad una sola voce rispondono: “E’ amillenarista!” Io sono sbigottito, il disgusto si dipinge sui volti dei membri della corte. Un vociare inconsulto si diffonde fra gli astanti. “Sì, vostro onore: è amillenarista”. Comincio a sudare. Il quadro della situazione è chiaro: i premillenaristi hanno preso il potere e per noi carbonari amillenaristi è finita! Continuo a sudare.
“Papà, papà!!” Fortunatamente, mio figlio mi sveglia perché ha sete. E mi ricordo che alle nove del mattino devo trovarmi con Geoffrey a pregare per la chiesa: è stato solo un incubo durato qualche minuto.
Purtroppo, troppo spesso, questo incubo è una tragica realtà, che rompe e divide le chiese. Vogliamo affermare con forza che è possibile stare, restare e lavorare insieme anche avendo differenti visioni sulle cose che debbono avvenire prima o dopo il ritorno del Signore.
Gog e Magog
Come sono arrivato ad avere questa posizione? E’ stato un processo durato diversi anni e che è partito da altre posizioni. A due mesi dalla mia conversione mi è stato chiesto di iniziare il primo studio biblico vero e proprio. Il libro di Daniele, le profezie di Ezechiele, apocalisse, Gog e Magog, le settanta settimane, la grande tribolazione, il rapimento, divennero il mio pane quotidiano. D’altra parte, l’ermeneutica che conoscevo e che credevo vera.
Più tardi ho scoperto con sorpresa che altri uomini di Dio, nella passata e nella presente storia della chiesa, avevano un modo diverso di vedere le cose. E tutti capaci di sostenere le rispettive posizioni con l’autorevole frase: “la Bibbia dice che…” Ho scoperto quanto sia vera l’affermazione di Paolo: “Se qualcuno pensa di conoscere qualcosa, non sa ancora come si deve conoscere” (1° Cor. 8:2). E’ interessante vedere le posizioni che i padri della chiesa hanno poi assunto. Molti dei primi furono premillenaristi, ma questa posizione fu poi soppiantata da Origene e soprattutto da Agostino d’Ippona, schieratasi decisamente su posizioni amillenariste. Amillenaristi furono tutti i padri della Riforma.
L’orgoglio e la presunzione spirituale caratterizzano molti credenti incapaci di pensare alla possibilità che ci sia chi può pensare in altro modo. Tutte le posizioni escatologiche – pre, post , a, con i vari sottogruppi tribolazionisti – sono fondate sulla Scrittura, o meglio, su differenti modi di leggere la Scrittura.
Perciò, mentre mi dichiaro amillenarista (cioè, non credo nell’instaurarsi di un periodo letterale di regno di mille anni come li intendiamo noi), voglio essere disponibile sempre a una revisione delle mie posizioni. Gli amillenaristi credono che l’espressione “mille anni” (Apoc. 20) denoti un periodo id tempo la cui lunghezza è conosciuta solo da Dio Padre. La sola volta che il millennio viene menzionato è in Apocalisse 20 e sembra strano che su una parola si debba costruire tutta una teologia.
Qual è allora l’escatologia amillenarista? Cercherò di farne una sintesi:
- Alla sua prima venuta, Gesù ha affrontato Satana, adempiendo la scrittura di Genesi 3:15 e lo ha sconfitto. Satana è come in libertà condizionata fino alla seconda venuta ed il suo potere è perciò molto limitato specialmente nei confronti del popolo di Dio;
- Avendo legato Satana, il Signore ha inaugurato il regno millenario di Apocalisse 20 che finirà con la Sua seconda venuta e sarà seguito dallo stato di eternità;
- Sebbene Dio regni nei cuori dei credenti (la nuova Israele), la chiesa era stata avvisata da Cristo che avrebbe affrontato tribolazioni fintanto che fosse rimasta sulla terra. Questa tribolazione andrà in crescendo fino all’apparizione dell’Anticristo. Ma in mezzo alla tribolazione il Signore proteggerà la chiesa. E la chiesa militante diventerà chiesa trionfante;
- Il Signore apparirà una seconda volta in modo corporale e visibile e alla sua seconda venuta Satana sarà cacciato nell’inferno;
- Alla sua seconda venuta ci sarà la risurrezione generale dei morti di tutti i tempi;
- Ciò sarà seguito dal giudizio generale risultante nella separazione finale dei giusti dai malvagi. I santi saranno presenti, ma saranno giudicati solo per stabilire la loro rimunerazione, visto che la loro salvezza era già stata decisa;
- La terra sarà ripulita e purificata col fuoco;
- Lo stato di eternità descritto in Apocalisse 21 e 22 diventerà una realtà e durerà per sempre;
- I santi di tutte le età regneranno per l’eternità, glorificando Dio per sempre. I malvagi passeranno l’eternità in inferno.
Satana legato e giudicato
Ma allora, se Satana è stato già legato, perché tante cose malvagie ancora esistono? La risposta a questa domanda sta nel significato che vogliamo attribuire alla parola “legato”. Se significa che gli è impossibile muovere un muscolo contro Dio, beh allora non è legato, ma se vuoi dire una grossa limitazione dei suo potere allora si può affermare che è già legato. Oggi, per esempio, tanti capi di organizzazioni mafiose sono in carcere, ma riescono ad esercitare un certo livello di potere anche se in modo limitato.
Satana è stato legato alla prima venuta di Gesù ed ora si aggira come un leone ruggente cercando chi poter divorare. Queste due affermazioni non si contraddicono. Entrambe sono del Nuovo Testamento. In Matteo 12:28-29 si afferma: “Ma se è con l’aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demoni, è dunque giunto fino a voi il Regno di Dio. come può uno entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non lega l’uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa”.
Satana è chiamato il principe di questo mondo. In Matteo 12 Gesù si muove all’interno di questa affermazione quando dice che i suoi miracoli provano due cose:
1) che il regno di Dio era arrivato;
2) che Egli aveva legato l’uomo forte della casa (questo mondo).
Altrimenti, chiede Gesù ai suoi interlocutori farisei, come potevano essere fatti questi miracoli nel territorio di Satana senza che Satana, che avrebbe potuto impedirli, fosse legato?
La parola usata qui è la stessa di Apocalisse 20. Non è quindi solo in senso letterale che si deve usare, ma anche figurativo. In questo caso, il Signore stesso dice che Satana è legato. Tuttavia noi sappiamo che Satana non era legato nel senso letterale; non era stato assolutamente immobilizzato. Il contesto ci parla di una raffigurazione. Credo che per Apocalisse 20 si tratti della stessa cosa perché un essere spirituale come è il diavolo non si lega con catene e lucchetti letterali (v.1).
E questo non è l’unico uso in senso figurativo della parola “legato”. La parola “legato” di Atti 20:22 è la stessa che si usa in Apocalisse 20. Ancora: “La donna sposata è per legge legata al marito” (Rom. 7:2). “Sei tu legato ad una moglie?” (l°Cor. 7:27).
Essere legati non significa necessariamente immobilità. I soldati sono legati alla loro patria, gli uomini alla professione che hanno scelto, alla famiglia, ecc. Così è di Satana. È legato, ma ha una certa libertà di tentare, insidiare e rovinare nonostante la sua situazione. Satana gira come un leone ruggente perché sa che il suo tempo è poco.
La croce ha sancito la sconfitta di Satana. E Gesù stava pensando alla croce quando disse: “Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me. così diceva per indicare di qual morte doveva morire” (Giov. 12:31-33).
Questi versi andrebbero letti con Apocalisse 12, dove Giovanni ci narra come Cristo sconfisse Satana alla sua prima venuta e di come Satana abbia rivolto la sua ira sulla chiesa che egli continua a perseguitare.
Impotente
“Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo” (Ebr. 2:14). La croce, che ha distrutto il potere di Satana, è lo strumento attraverso il quale egli è stato legato.
“Ha spogliato i principati e le potenze e ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce” (Col. 2:15). “Per questo è detto: salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini” (Ef. 4:8).
Giovanni dice anche: “Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo” (l° Giov. 3:8).
Ci ricordiamo delle parole dette da Gesù ai settanta: “Ed egli disse loro: lo vedevo Satana cadere dal cielo come folgore” (Lc. 10:18).
Abbiamo dunque visto che Satana in senso figurativo è già stato legato. Ma come si inserisce tutto ciò in Apoc. 20:1-3?
Per comprendere il significato del fatto che Satana non ha più il potere di ingannare le nazioni, dobbiamo ricordare che all’inizio Dio mise l’uomo in Eden e gli diede il potere su tutta la terra. Alla caduta Satana prese all’uomo questo dominio e diventò il principe di questo mondo. Ma già da quel tempo Dio promise che Suo Figlio avrebbe un giorno strappato tale dominio a Satana (Gen. 3:15).
Prima che Cristo lo sconfiggesse alla croce, Satana era capace di ingannare le nazioni (gentili) e di tenere schiave le anime. Sulla croce il Signore ha detto: “È compiuto!”. Fu allora che il dominio mondiale di Satana gli fu strappato di dosso. Non può più ingannare le nazioni nascondendo loro il vangelo. Dopo la sua vittoria sulla croce Gesù poté dire: “Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate diventare miei discepoli gli uomini di tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matt. 28:18-19).
Il potere di Satana di ingannare le nazioni è stato limitato perché ogni autorità è stata data a Cristo.
Il millennio
In realtà tutti credono nel millennio. La differenza sta nella valutazione diversa che si fa del periodo descritto da Apocalisse 20 e del tempo in cui questo viene in essere.
La posizione amillenarista interpreta il millennio come un interperiodo fra la prima e la seconda venuta di Gesù. Questo è il grande momento della chiesa che predica il vangelo fino alle estremità della terra, cresce in qualità e quantità vittoriosamente fino al ritorno del Signore. Tutta la lettura profetica si applica alla chiesa che è la vera Israele.
L’Apocalisse è un libro pieno di simboli e di figure. Il linguaggio è spesso figurativo con visioni, numeri e significati da interpretare. Questo vale anche per il millennio. Mi sembra che la Scrittura parli solo di due grosse epoche: quella presente e l’età che deve venire (definita anche condizione eterna). Il regno di Dio e il millennio corrispondono ma sono realtà già presenti. Il regno sarà consegnato vittorioso al Padre quando Gesù ritornerà. E non si può neanche fare una distinzione fra “regno di Dio” e “regno dei cieli”, perché le due espressioni sono uguali:
“Dai giorni di Giovanni Battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono. Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni …” (Matt. 11: 12-13); “La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunziata la buona novella del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza” (Lc. 16:16).
Gesù, parlando ai suoi discepoli, disse: “lo vi dico in verità che difficilmente un ricco entrerà nel, regno dei cieli. E ripeto: E più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio” (Matt. 19:23), dove è chiaro che le due espressioni si sovrappongono. Propongo ancora Matteo 4:17 da paragonare con Marco 1:14-15.
Il regno di Dio ha visto il suo nascere con Cristo e se, come crediamo, regno e millennio sono la stessa cosa allora anche il millennio è già iniziato. Il regno millenario descritto da Giovanni in un linguaggio simbolico, è il periodo di tempo durante il quale Cristo regna nei cuori di quelli che gli appartengono.
La tribolazione
Il dodicesimo capitolo di Apocalisse ci parla di come Satana, avendo cercato di sconfiggere Gesù senza esserci riuscito, ha rivolto le sue persecuzioni alla chiesa che è la sposa di Cristo. Questa tribolazione crescerà fino alla comparsa dell’anticristo appena prima della venuta del Signore.
Ma la chiesa passerà attraverso la cosiddetta “grande tribolazione”? Su questo tema si è scritto un sacco, e differenti interpretazioni sono state date in relazione al rapimento.
Cosa si intende per grande tribolazione? Questo termine è preso da Matteo 24:21, dove il Signore parla dell’ “abominazione della desolazione” di cui aveva parlato il profeta Daniele (v.15). Di che si tratta?
Prendiamo due brani paralleli: “Quando dunque vedrete l’abominazione della desolazione … allora quelli che saranno nella Giudea fuggano ai monti … e chi sarà nel campo non torni indietro a prender la sua veste … Allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà”(Matt. 24:21). “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora quelli che sono in Giudea, fuggano sui monti; e quelli che sono in città, se ne allontanino; e quelli che sono nella campagna non entrino nella città. Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato scritto” (Lc. 21:20).
lo credo che la chiesa sia già passata attraverso la grande tribolazione di cui si parla in questi versetti. Quando Gerusalemme fu rasa al suolo nel 70 d.C. dalle truppe di Tito, la chiesa fu miracolosamente protetta da Dio e i cristiani di Gerusalemme fuggirono sulle montagne di Pella. E la tribolazione è continuata nei diversi continenti, nelle diverse forme fino ai giorni nostri.
Persecuzioni
Dio non ha mai promesso alla chiesa di toglierla dalla tribolazione, rapendola dal mondo, ma piuttosto che essa sarebbe stata trionfante anche in essa (Giov. 17:15). La persecuzione sembra essere il certificato di autenticità dì ogni vero credente: “… il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figli, campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna”. “Del resto. tutti quelli che vogliono vivere piamente in cristo Gesù saranno perseguitati” (Mc. 10:30, 2° Tim. 3:12).
In Apocalisse cap. 7 Giovanni descrive una folla innumerevole raccolta da tutto il mondo. Nel versetto 14 è detto che sono quelli della grande tribolazione che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello. Ma per quale credente non è così? Chi non ha bisogno di essere lavato dal sangue dell’Agnello? In quale epoca storica c’è stato un altro mezzo di salvezza? Giovanni introducendo l’Apocalisse afferma: “Io, Giovanni … partecipe con voi della tribolazione, del regno e della costanza in Gesù …” (Apoc. 1:9).
È buona la lettura dei seguenti versetti: 2° Tess. 1:4-5, Matt. 22:1-5 (i servi vengono uccisi), 1° Pietro 4:12-19, Giov. 15:18-20.
La Scrittura afferma che la tribolazione è quasi un segno di genuinità del cristiano. Anche se nella storia la chiesa ha sofferto di molte tribolazioni, è stata sempre trionfante seduta sul trono con Cristo (Giov. 16:33).
Quando Gesù ritornerà avrà fine ogni tribolazione, così come avrà fine l’età presente. Alla Sua seconda venuta avremo la resurrezione generale e il giudizio eterno verrà emesso: i santi ancora in vita saranno presi e con gli altri riceveranno la loro ricompensa. Satana sarà inabissato e il perfetto regno sarà restituito al Padre dal Figlio. L’età presente, posta tra l’incarnazione e la seconda venuta, vive la tensione fra quello che è oggi e ciò che sarà. Il cristiano ha la vita eterna, è membro del regno di Dio, è cittadino del cielo, tuttavia non possiede ancora pienamente i suoi beni. Ciò che ora è vero in cielo sarà vero in tutta la creazione. La volontà di Dio sarà fatta totalmente sulla terra come è fatta in cielo.
Non è facile sintetizzare in un articolo tutto il pensiero amillenarista perché ovviamente bisogna lasciare intrattati grossi temi quali la chiesa, il ritorno di Gesù, la resurrezione, il giudizio eterno lo stato finale di eternità.
Cristo ritornerà in modo letterale visibile, corporale e ogni occhio lo vedrà; ogni lingua confesserà che è il Signore. Alla sua venuta scenderà dal cielo con i suoi angeli prendendo con sé quelli che si sono addormentati con lui. Tutte le tombe si apriranno. I corpi di tutti i salvati risorgeranno e saranno portati ad incontrare il Signore nell’aria.
A questo farà. seguito il giudizio generale e la separazione descritta in Matteo 25. I credenti saranno giudicati, ma solo per ricevere la loro ricompensa. Dato che hanno partecipato alla prima resurrezione (la nuova nascita), la morte seconda non avrà nessun potere su di loro. I malvagi, tanto Ebrei che gentili, saranno giudicati e cacciati nello stagno di fuoco che è la morte seconda. La terra sarà giudicata, pulita, e completamente rinnovata. Il paradiso perduto sarà riguadagnato. I santi, perché in Cristo, regneranno per l’eternità e nella nuova terra dove non ci saranno barriere di tempo e di spazio. E questo regno non durerà mille anni, è un regno che non avrà mai fine!