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di David Du Plessis
Nel 1936, un giovane di trent’anni, ero da poco diventato segretario del maggior movimento pentecostale sudafricano, la Apostolic Faith Mission. Questa chiesa era nata nel 1908 ad opera di due missionari americani, John Lake e Tom Hezmalhalch. Dio aveva operato grandi miracoli attraverso di loro e il movimento si era diffuso per tutto la nazione, sia fra i bianchi che fra i negri.
In quell’anno ricevemmo la visita del noto predicatore pentecostale inglese, Smith Wigglesworth. Organizzai il suo itinerario, gli facevo da interprete per tradurre i suoi messaggi nella lingua afrikaans, ed è stato anche ospite a casa mia, così siamo diventati molto amici. Wigglesworth era un uomo molto semplice: non era mia andato a scuola, sapeva appena firmare il proprio nome e nella predicazione, quando non trovava la parola giusta, usava inventarla! Ma conosceva la Bibbia da cima a fondo – era in grado di citarne capitoli interi a memoria – e la predicava con semplicità e potenza. Ho lavorato con molti evangelisti – con tutti i grandi nomi del movimento pentecostale mondiale – ma nessuno di loro è stato accompagnato da segni e miracoli così grandi come lui.
Una mattina prestissimo, come era mia abitudine, ero nel mio ufficio, situato in un edificio a venti chilometri da casa, a sbrigare la corrispondenza e il lavoro amministrativo. Improvvisamente la porta si spalancò ed entrò il fratello Wigglesworth. “Alzati! – ordinò. – Esci da dietro a quella scrivania!” Poi mise le mani sulle mie spalle, mi spinse contro il muro, mi guardò dritto negli occhi … e incominciò a profetizzare.
Non dimenticherò mai le prime sue parole: “Dice il Signore: Sei stato abbastanza a lungo nella tua Gerusalemme; dovrai andare fino alle estremità della terra”. Dichiarò che avrei viaggiato più della maggior parte degli uomini e che avrei avuto il privilegio di vedere e di partecipare al più grande, al più glorioso, più potente e più esteso risveglio di tutta la storia del cristianesimo. “E questo risveglio – disse – verrà tramite le chiese di vecchio stampo. I loro ministri cominceranno ad accettare la verità del battesimo nello Spirito Santo e molte di quelle chiese riceveranno questo glorioso rivestimento di potenza”.
Egli aggiunse molti altri dettagli e alla fine disse: “Non posso dirti di più: ci sono delle cose che neanch’io capisco e che non saprei interpretare”. Infatti, come spiegò più tardi, mi stava raccontando le visioni che aveva visto per due ore, dalle due alle quattro, quella mattina. Infine chinò il capo, disse: “Signore, benedicilo!” e uscì dalla stanza, chiudendo la porta dietro di sé.
Mi sedetti di nuovo dietro la scrivania e dissi a Dio: “Signore, accetto il tuo preavviso. Ma se queste cose dovranno avvenire, mi dovrai guidare in maniera molto precisa, perché non posso basare le mie azioni su ciò che mi ha detto un altro”. Guai a chi si fa dirigere da profeti o profetesse, perché la nostra Guida, lo Spirito Santo, ora vive dentro di noi!
Non so per quanto tempo rimasi lì. Avevo udito delle cose che non volevo sentire, che non credevo e non mi aspettavo che avvenissero. Il fratello Wigglesworth aveva parlato in termini tali che pensai tra me: “Neanche noi pentecostali possediamo le cose di cui ha parlato”. Tuttavia, la mia visione era tutta per le nostre chiese pentecostali e le volevo per noi, non per quelle disprezzate chiese denominazionali che, secondo noi, Dio aveva abbandonato!
Poi sentii bussare di nuovo alla porta. “Avanti!”, esclamai. La porta si aprì … ed ecco di nuovo Smith Wigglesworth! “Buon giorno, fratello David – mi salutò – come stai?” “Molto perplesso! – risposi. – Sei entrato in questa stanza, mi hai parlato, profetizzando e raccontando delle visioni, e ora mi saluti come se non mi avessi visto oggi!” “Nella Bibbia, Dio disse al profeta di non salutare nessuno per strada. Ma ora che ho dato la profezia, possiamo parlare insieme. Che cosa ne pensi?”
“Non so che dire. Vorrei la conferma delle Scritture per le cose che mi hai dette: solo allora potrò crederci”. “Certo – rispose Wigglesworth – il Signore mi ha anche dato il brano da indicarti. È in Atti 6, versetto 7: «La Parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede». La chiesa di Gerusalemme – la prima chiesa pentecostale! – fu inizialmente un movimento `laico’, di pescatori e di esattori di tasse. Ma quando si era stabilito saldamente, anche molti sacerdoti, membri dell’establishment religioso di allora, vi aderirono”.
Poi Smith Wigglesworth aggiunse: “Vorrei tanto essere più giovane, perché il Signore mi ha rivelato che questo movimento avrà inizio solo dopo la mia morte: avverrà verso la metà del secolo. Ma tu lo vedrai, e avrai anche una parte significativa in esso, a una condizione: di rimanere umile e fedele. Allora Dio si servirà di te in una maniera insolita, diversa dal ministero della maggior parte dei suoi servi. Ma non dovrai fare nulla perché si adempiano queste profezie: ci penserà Dio al tempo che Egli ha stabilito”.
Egli pregò anche per me perché, durante tutti i viaggi che avrei dovuto compiere in aereo e via mare (e fino allora non ero mai stato né in aereo né su una nave), non mi ammalassi mai. E così è stato: non ho mai sofferto né mal di mare né mal d’aereo.
Entro poche settimane ebbi la prima conferma della profezia: mi giunse un invito a recarmi per la prima volta in America. Là, nel 1937, conobbi un altro grande pioniere pentecostale, il dott. Charles Price1. Egli era un uomo di cultura, ma conosceva Smith Wigglesworth e aveva per lui il più grande rispetto: anzi, diceva: “Magari fossi come lui!”.
Quando gli parlai della profezia che aveva dato il fratello Wigglesworth di un risveglio su scala mondiale, egli scoppiò in lacrime ed esclamò: “Grazie a Dio, grazie a Dio che qualcun altro abbia la stessa visione!” “Come – gli dissi – anche tu ce l’hai?” “Sì – rispose – ma non oso parlarne. Tutti mi dicono: «Ah, ma negli ultimi tempi l’amore dei più si raffredderà. Non verrà altro risveglio: noi Pentecostali siamo l’ultima ondata di Spirito Santo prima della fine»”. Ancora oggi molti pentecostali credono di essere gli unici amministratori dello Spirito Santo: chi vuole riceverLo deve andare da loro. Sono esattamente come la Chiesa Cattolica: credono di essere l’unica vera chiesa. Che tristezza!
Nel 1949 morì il fratello Wigglesworth, alla bell’età di 88 anni, dopo aver parlato con alcuni fratelli della sua certezza che era in arrivo un grande risveglio. E nel 1950, essendo nel frattempo diventato Segretario Generale della Conferenza Pentecostale Mondiale, ebbi i primi contatti con i leaders delle chiese storiche. Essi mi aiutarono a risolvere un problema nei rapporti tra alcuni missionari pentecostali e le autorità governative in un paese africano, ed ebbi da loro un’accoglienza calorosa quale non mi sarei mai aspettato.
“Perché non siete venuti a parlarci prima di ora?” mi domandarono. “Be’ – risposi – voi ci chiamate «fanatici» e «pazzi»: chi vuole parlare con un fanatico?” “Sì, è vero – mi risposero – ma voi ci chiamate «miscredenti diabolici»!” “Anche questo è vero – dovetti ammettere. – Ma ora non sono qui per accusarvi o insultarvi, ma per parlare delle benedizioni che Dio vuole dare anche a voi”.
Così, a poco a poco, cominciai ad avere contatti sempre più frequenti con le chiese storiche. Fui invitato a convegni e congressi e mi chiedevano di spiegare il “segreto” della straordinaria espansione delle chiese pentecostali in tutto il mondo, specialmente nelle situazioni missionarie. Poi, a poco a poco, cominciai ad avere notizie di membri delle chiese “storiche” che iniziarono ad accogliere le benedizioni e i doni dello Spirito Santo. Luterani, episcopali, metodisti, battisti, presbiteriani … l’accoglienza divenne sempre maggiore.
Nel 1962 fui invitato a Roma come osservatore pentecostale al Concilio Vaticano II. Un giorno un vescovo mi domandò come mi sentissi in quell’ambiente. “Come Ezechiele nella valle delle ossa secche”, gli risposi. “Sicuramente lei deve aver ragione – fece lui – anch’io mi sento molto triste”. “No, non ho detto che mi senta triste! – ribattei. – Al contrario, sono pieno di gioia … perché le ossa cominciano a muoversi!”
E così è stato. Nel 1967 i primi cattolici cominciarono a ricevere il battesimo nello Spirito Santo, e ora il movimento si sta espandendo rapidamente anche nella Chiesa Cattolica, con la piena approvazione delle autorità ecclesiastiche. Lo Spirito soffia dove vuole, e noi dobbiamo solo constatarne l’opera e collaborare con Lui. Quella profezia si sta adempiendo in maniere che forse anche Smith Wigglesworth avrebbe stentato a credere. Alleluia!
1 Charles Price, pastore congregazionalista e dottore in teologia presso una prestigiosa scuola teologica statunitense, dopo il battesimo nello Spirito Santo divenne uno dei più noti predicatori pentecostali della sua generazione. Il suo libro The Real Faith (Plainfield, N.J., Logos, 1972) è considerato tuttora un “classico” sul tema della fede.
David Du Plessis (1905-1987), noto affettuosamente come “Mr. Pentecost”, fu Segretario Generale della Conferenza Pentecostale Mondiale e successivamente “ambasciatore” del movimento pentecostale presso le chiese storiche. Questo articolo è stato adattato da un messaggio predicato dal pastore Du Plessis nel 1970.