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Lina Arsti, un’arzilla vedova di 75 anni, è da anni membro fedelissimo della Comunità Cristiana di Pavia. Le sue esperienze nel corso degli anni illustrano molto bene la natura “già e non ancora” della guarigione fisica. Infatti, nonostante le molte guarigioni ricevute, è tuttora in cura per una grave malattia.
Qual è stata la tua prima esperienza di guarigione?
Nel 1980 cominciai a provare in entrambi i piedi un dolore molto fastidioso per cui diventava difficile camminare. Mi sottoposi alla radiografia, da cui risultavano degli speroni ossei calcaneari, cioè delle sporgenze dall’osso sotto il tallone, soprattutto nel piede destro. Ho ancora tra le mie carte il referto dei professori Duè e Salaroli del reparto ortopedico della clinica “Città di Pavia”, in cui si prospettava “ricovero ospedaliero per eventuale intervento chirurgico”.
Tornata a casa, non mi sono rassegnata ma ho presentato il mio male al Signore, chiedendoGli di guarirmi in modo che non dovessi operarmi. E infatti è scomparso ogni dolore, tanto che non mi sono più presentata per il previsto intervento: non stavo più male, per cui mi sembrava inutile!
Il Signore però ha voluto fare in modo che avessi il riscontro obiettivo di questa guarigione: infatti dopo un mese ho avuto di nuovo, sempre nei piedi, dolore e gonfiore, però in forma diversa da quello precedente. Il medico curante mi mandò di nuovo a fare una radiografia, da cui risultava la diagnosi di “artrosi con decalcificazione delle ossa”. Ma in queste nuove lastre non c’era più traccia degli speroni ossei, in precedenza chiaramente visibili. Successivamente, dopo aver di nuovo pregato, scomparve anche questo dolore insieme con il gonfiore.
Qualche altra esperienza?
Il 23 marzo 1997 la nostra comunità ha ricevuto la visita del pastore Ernesto Bretscher della Chiesa Evangelica della Riconciliazione di Torino, il quale ha un dono particolare per la guarigione di problemi della colonna vertebrale (il noto fenomeno dell’“allungamento della gamba”). Prima di predicare, ha annunciato che lo Spirito Santo gli faceva comprendere che qualcuno presente era affetta da dolori alla schiena e che voleva pregare per questo problema.
Io avevo problemi alla schiena che non mi consentivano di stare seduta, per cui subito mi sono fatta avanti. Ernesto mi ha chiesto di mettermi seduta, al che ho detto dentro di me: “Se mi farà male, mi metterò a gridare!!” Infatti, i piedi non si allineavano bene. Dopo la preghiera, invece, i due piedi si allineavano perfettamente; e da allora cammino dritto e non ho più di quei problemi alla schiena.
Dopo, parecchi altri fratelli hanno chiesto lo stesso tipo di preghiera, tanto che quel giorno la predicazione non si è fatta più! E diversi di loro hanno ricevuto anch’essi una guarigione permanente dei loro problemi di schiena.
Quali sono le tue attuali condizioni di salute?
Fin dal 1991 mi è stato diagnosticato nelle gambe una dolorosa malattia tumorale della pelle (sarcoma di Kaposi). Parecchie volte si è pregato per questa malattia, e in diverse occasioni ho ricevuto anche l’unzione con olio da parte degli anziani della chiesa. Ma finora il Signore non me ne ha guarita.
Nonostante la diagnosi, i medici non erano riusciti a trovare il modo giusto di curare questa malattia. Il 15 ottobre 1997 sarei dovuta andare per un’ennesima visita di controllo, ma l’ho rimandato al giorno seguente perché dovevo riscuotere la pensione. Prima di quella visita, ho detto al Signore: “Ti prego, fammi trovare un medico che sia capace di occuparsi del mio caso!” E quando mi sono presentata la mattina del 16, ecco che proprio quel giorno era arrivato dall’estero un nuovo specialista nel reparto … ed è stato proprio lui a trovarmi la cura giusta, che attualmente sto seguendo presso la Clinica Calliera di Genova.
Tuttavia in diverse occasioni ho avuto, tramite la preghiera, un miglioramento nelle condizioni fisiche derivanti da questa malattia. Dal 1995 al ‘97, soffrivo di gonfiore e rigidità della gamba sinistra, una condizione dolorosa diagnosticata come una linfangite causata dalla malattia della pelle. Il 31 agosto 1997, al termine del culto domenicale, gli anziani della chiesa hanno pregato per me, ungendomi d’olio nel nome del Signore secondo Giacomo 5:14-15. Immediatamente ho avvertito la liberazione della gamba, e da quel giorno non ho più avuto quel problema.
Anche se in questa vita “gemiamo dentro di noi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo” (Rom. 8:23), Dio è misericordioso e la sua bontà non viene mai meno!