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di Dr. Kriengsak Chareonwongsak
Sono nato e cresciuto in Tailandia in una famiglia buddista, e fino a quando sono andato a studiare all’estero, non avevo mai visto né una chiesa, né una Bibbia. La popolazione del mio paese infatti è composta al 95% da buddisti e al 4% da musulmani; il rimanente 1% comprende, oltre ai cristiani, molte altre religioni. I cristiani sono dunque pochissimi, ed io, pur vivendo nella capitale, Bangkok, non ne avevo mai conosciuto uno.
Finite le scuole, sono andato in Australia dove mi sono laureato in economia, conseguendo anche un dottorato di ricerca, dopo di che ho insegnato presso un’università australiana per diversi anni. Durante quegli anni ho avuto modo per la prima volta di ascoltare il Vangelo di Gesù Cristo: qualcuno mi ha parlato di Lui e L’ho ricevuto nella mia vita. L’intera direzione della mia vita è cambiata: ora la mia priorità era di estendere il Regno di Dio e ogni altra cosa era diventata secondaria. Un giorno, mentre pregavo, Dio mi ha rivelato ciò che dovevo fare della mia vita: ritornare al mio paese per piantare chiese dappertutto e cambiare così l’intera nazione.
Per cinque anni ho pregato per la Tailandia, combattendo nella sfera spirituale, e nel 1981 io e mia moglie (pure lei tailandese, ma che avevo conosciuto e sposato in Australia) siamo tornati in patria dove avevo ottenuto un posto di professore universitario. Non conoscevo nessun credente e nessuna chiesa e non sapevo nulla della storia delle missioni evangeliche nel mio paese: avevo soltanto ricevuto una chiamata dal cielo. Così non avevo nessuna idea preconcetta, ma credevo nella potenza di Dio per aprire tutte le porte e formare una grande chiesa.
Pessimismo
Nei paesi nei quali la chiesa cresce poco o nient’affatto, i pastori sono portati a pensare: “La chiesa può crescere altrove, ma qui no”. Nel 1980 un famoso esperto sulla crescita della chiesa, il Dr. Peter Wagner, aveva visitato la Tailandia e aveva parlato con i leaders di tutte le chiese e missioni evangeliche. Poi scrisse in un libro che sembrava impossibile formare là una chiesa di più di 200 membri.
Ma io non sapevo nulla di questo quando, nel 1981, fondai la chiesa “La Speranza di Bangkok”. I primi membri erano due: mia moglie ed io! Ma dal primo culto fino a domenica scorsa non è mai passata una domenica senza conversioni. Oggi la chiesa conta migliaia di membri e attualmente almeno 150 buddisti diventano cristiani ogni settimana. Dopo un po’, anche le altre chiese hanno cominciato a credere che è possibile avere successo!
Abbiamo appena finito di costruire un locale da 4000 posti. Ogni domenica teniamo cinque culti, ciascuno riservato ai credenti di un diverso quartiere della città. Poi, quattro o cinque anni fa, Dio ci ha messo in cuore di fondare una chiesa in ogni città della Tailandia, e ci ha anche comunicato la strategia per farlo. Finora ne abbiamo fondato 174, e più di recente anche alcune all’estero.
Ancora oggi ci sono meno chiese e meno credenti evangelici in Tailandia che in Italia, e le chiese sono generalmente molto piccole. Nondimeno, abbiamo visto gli inizi di un’opera straordinaria, perché abbiamo creduto nella potenza dell’Evangelo.
Una chiesa forte
Oggi i pastori in tutto il mondo stanno facendo la stessa domanda: “Come possiamo far crescere la chiesa?” Essi cercano ovunque esempi e modelli da imitare. Vanno in Corea e vedono la “montagna della preghiera”, così se ne vanno a casa dicendo “Ecco il segreto!” Ma non ottengono i risultati sperati. Poi vanno in un altro paese e si dicono: “Ecco, bisogna sfidare il diavolo e sgridarlo con forza!” Ma neanche questo funziona.
Il problema è che imitiamo i metodi, ma questi non funzionano in un altro ambiente. Piuttosto che i metodi, dobbiamo comprendere i princìpi della Parola di Dio.
Io non sono un tipo che ama rischiare: anche prima della conversione non partecipavo mai a lotterie o a giochi d’azzardo. Perciò, costruire la chiesa di Gesù Cristo è proprio il lavoro che fa per me: il Signore stesso ne garantisce il successo! Possiamo essere assolutamente sicuri che, se costruiamo secondo i Suoi princìpi, non possiamo fallire. I metodi usati per far crescere la chiesa possono cambiare da una nazione all’altra, ma i princìpi di base sono universali, e sono tutti spiegati nella Bibbia.
Ci sono oggi tanti che insegnano dei “trucchi” per promuovere la crescita della chiesa. Occorre una bella musica da concerto, dicono; la predicazione deve essere breve e appetibile, non più di mezz’ora, perché oggi con la televisione la gente non è abituata ad ascoltare più a lungo di questo. Bisogna costruire il locale vicino a una strada importante e avere un grande parcheggio, e così la chiesa crescerà.
Tutte queste cose non sono cattive, ma quando leggo la Bibbia non vedo che i cristiani primitivi si ponessero tanto il problema del posteggio! Se vogliamo far crescere la chiesa su basi umanistiche, essa durerà per un po’ di tempo, ma quando verrà la crisi e la persecuzione, evaporerà. Ho visto delle chiese arrivare a migliaia di persone solo per tornare in breve tempo a poche centinaia. Io non voglio costruire una chiesa temporanea, bensì qualcosa di forte, che durerà nel tempo e sopravvivrà anche alle difficoltà.
Noi abbiamo stabilite delle precise condizioni per diventare membri della nostra comunità (vedi riquadro). Qualcuno potrebbe pensare che allontaniamo le persone dalla chiesa quando stabiliamo troppe condizioni per farne parte; ma in realtà la conseguenza è che la chiesa diventa più forte. In questo modo abbiamo solo coloro che vogliono veramente piacere a Dio e obbedire a Gesù; non sono lì per ragioni culturali o sociali.
Nove condizioni da soddisfare per far parte della chiesa
La comunità “Speranza di Bangkok” ha stabilito le seguenti condizioni per chi vuole diventarne membro:
- Dimostrare il frutto della conversione
- Essere battezzati in acqua
- Essere riempiti dello Spirito Santo
- Promettere di obbedire volonterosamente alla Parola di Dio
- Promettere di dare la decima alla chiesa locale
- Essere pronti a sottomettersi all’autorità e ad accettare la disciplina, fino alla scomunica nel caso di peccati dai quali si rifiuta di ravvedersi
- Frequentare regolarmente un gruppo in casa
- Essere pronti a servire gli altri e ad esercitare i propri doni a beneficio della chiesa
- Credere che la visione che ha la chiesa locale viene da Dio e impegnarsi per realizzarla.
Persecuzioni
La chiesa primitiva ebbe delle persecuzioni, ma era in grado di superarle. Così è per noi. Solo il mese scorso sono stato sulla prima pagina di otto quotidiani che raccontavano una quantità menzogne contro di noi con l’obiettivo di distruggere la nostra opera. I buddisti erano fortemente irritati perché la chiesa cresce così rapidamente. Ci hanno dato della “setta”, paragonandoci ai seguaci di Moon e dicendo che insegniamo ai figli ad odiare i genitori, che obblighiamo le persone a prostituirsi e altre cose del genere. Ma i membri della chiesa non sono stati smossi: sono forti e conoscono la verità. Le autorità volevano addirittura arrestarci. Ma abbiamo pregato, e come risultato, tutti e tre i capi più importanti della polizia sono stati rimossi e collocati a riposo, l’uno dopo l’altro.
Anche nel gennaio scorso la polizia segreta voleva fermarci: mentre predicavo in chiesa la domenica sono venuti a creare problemi. Sono andato a parlare con esponenti del governo di alto livello, ma la maggior parte ha rifiutato di aiutarci, pur sapendo che non facciamo nulla di male. L’unico disposto a fare qualcosa per noi è stato il vice primo ministro: ha fatto inserire nella costituzione una clausola che consente la predicazione dell’Evangelo. Ma abbiamo pregato ancora, e quando ci sono stati quei disturbi durante i quali l’esercito ha sparato sui manifestanti – sicuramente l’avrete visto in TV – Dio ha fatto cadere tutti gli uomini del governo, con la sola eccezione di quello che ci aveva aiutato. Ecco cosa può fare la preghiera!
Voglio dunque condividere con voi alcuni princìpi biblici per avere una chiesa forte. Tutto ciò che facciamo deve essere fondato sulla Parola di Dio. Io credo fortemente nella Bibbia. Quando mi sono convertito a Cristo, ne ho scoperto la realtà e nel primo anno l’ho letta otto volte da cima a fondo. Faccio un lavoro intellettuale, e in casa mia ci sono migliaia di libri; ma l’unico che mi affascina più di tutti è la Bibbia, perché essa è la fonte della verità.
Ogni tre mesi riunisco i pastori delle chiese che fanno capo alla nostra opera e in una settimana do loro quindici o venti ore di insegnamento biblico su un aspetto particolare della costruzione della chiesa. Nella prima conferenza abbiamo trattato il tema “La chiamata missionaria mondiale della chiesa”; nella seconda, “Una chiesa gloriosa”; nella terza, “Una chiesa centrata sulla Parola”; poi, “Una chiesa equilibrata”, “Una chiesa che forma nuovi leaders”, “Una chiesa fondata sul patto”, toccando il tema dei rapporti fraterni e della vita comunitaria, poi “Una chiesa di segni e miracoli”, e nella prossima tratteremo il tema “Una chiesa che cresce”.
Il solo modo in cui potremo cambiare il mondo e risolvere i suoi problemi è quello di costruire delle chiese forti e bibliche. La chiesa è l’unico strumento che Dio userà per realizzare il Suo piano eterno e portare il Suo Regno nel mondo. Oggi nel mondo ci sono circa due milioni di chiese locali. Prima che potremo dire di aver evangelizzato il mondo, dovranno esserne formate almeno altre 28 milioni. C’è lavoro per tutti! Io personalmente sento un grande peso nel cuore per il mondo islamico e prego che un giorno potremo penetrare anche di là.
I princìpi biblici che vi esporrò in questa conferenza funzionano dappertutto: non solo in Tailandia, ma anche nella chiesa che abbiamo fondato in Australia, che ora conta 400 membri, a Singapore, dove in un anno la comunità è cresciuta da una sola persona a più di 200, e in altre nazioni. Se qualcuno vuole venire a vedere ciò che stiamo realizzando – perché certamente si impara molto di più osservando di persona che non ascoltando delle predicazioni – venga pure a visitarci: saremo lieti di ospitarvi!